Avezzano. Vede una chiesa illuminata dalla luce dell’annuncio, della denuncia e della rinuncia il Vescovo dei Marsi, Pietro Santoro che, nella Cattedrale di San Bartolomeo, ha dato il via ad un nuovo anno pastorale. Tutti i sacerdoti della diocesi, i religiosi, le confraternite e tantissimi fedeli hanno partecipato alla celebrazione liturgica ed hanno ascoltato le parole del vescovo il quale, durante l’omelia, ha tracciato un percorso socio-religioso della chiesa locale indicando le linee guida del cammino di evangelizzazione. “Nelle mie parole c’è tutta responsabilità di Pastore di questa Chiesa locale. Tre lampade vi affido oggi; accendiamo la lampada per annunciare, quella per denunciare e quella per rinunciare” ha detto monsignor Santoro spiegando che: “l’annuncio della fede si trasmette come la fiamma delle candele dal cero pasquale, da contatto a contatto. Siamo chiamati ad operare la chiave del cambiamento, che sta tutto nel magistero di Papa Francesco”. Occorre evangelizzare, e per farlo oggi occorre uscire fuori dalle chiese, andare nelle periferie dell’abbandono, degli emarginati, dei senza lavoro, delle famiglie in difficoltà che aumentano ogni giorno nel nostro territorio. La seconda lampada da accendere durante questo nuovo anno pastorale è quella per denunciare. “Denunciamoci e riconciliamoci dei nostri peccati; denunciamo le nostre offese ai poveri, ai più deboli, a chi è in difficoltà”. Cita Papa Francesco il Vescovo dei Marsi e ricorda a tutti che “il cristiano prima di parlare deve mordersi la lingua”. La terza lampada che chiede di accendere al popolo di Dio è quella per saper rinunciare innanzi tutto all’idea che la chiesa si costruisce con l’efficienza organizzativa. Affida a San Francesco le sue preghiere e augura un sereno anno pastorale a tutti nel segno di un cambiamento vero e condiviso. Gianluca Rubeo