Avezzano. Sale a cinque il numero degli indagati per l’utilizzo illecito delle auto di servizio. Oltre al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e ai tre autisti, Patrizia Zazzara (46) di Pescina, ed Ercole Bianchini (58) di Avezzano, e Mario Scimia (61) dell’Aquila, è stata iscritta nel registro degli indagati anche la dirigente Paola Contestabile (41), di Celano. Secondo le accuse del pubblico ministero Stefano Gallo, titolare dell’inchiesta, le auto (due Alfa Romeo e una Fiat Panda), venivano utilizzate per fini personali, per dei viaggi a Napoli come per il caso del sindaco, oppure anche a Rimini e Riccione per il caso di Bianchini, autista di Di Pangrazio, oppure per semplici commissioni tipo andare a fare la spesa o addirittura andare al ristorante.
La Provincia, da quanto emerso nelle ultime ore, sembra avesse già avviato degli accertamenti interni sull’uso indiscriminato delle auto di servizio da parte degli uffici dopo alcuni esposti. Il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo ha confermato infatti che “già a livello amministrativo erano stati avviati degli accertamenti per verificare che ci fossero violazioni al riguardo”. L’inchiesta è ancora aperta e non è escluso che nelle prossime ore possano emergere nuovi particolari e che altre persone possano essere iscritte sul registro degli indagati. Il sindaco Di Pangrazio da parte sua si è detto “tranquillo” e ha sottolineato che “l’utilizzo dell’auto di servizio, concessa in comodato d’uso gratuito al 50 per cento al Comune di Avezzano dalla Provincia dell’Aquila, è avvenuto nel pieno rispetto delle regole, in qualità di sindaco di Avezzano, accompagnato da un collaboratore del Comune, quando ero in aspettativa non retribuita da dirigente dell’amministrazione provinciale”.