Pescara. “Con le insolite elevate temperature raggiunte in questo inizio di autunno si prospetta in Italia, e in particolare nelle regioni vocate come l’Abruzzo, una vendemmia a 5 stelle per la qualità ottenuta grazie alle escursioni termiche tra notte e giorno che favoriscono l’ottimale maturazione delle uve”. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’evidenziare gli effetti positivi dell’anomalo andamento climatico sulla produzioni di vino Made in Italy che sono stimate in aumento facendo conquistare all’Italia il primato mondiale, superando anche la Francia. La vera sorpresa è pero’ l’elevato livello qualitativo anche grazie all’anticiclone che ha portato sull’Italia tempo sereno e caldo proprio nel momento in cui è in pieno svolgimento la vendemmia. Nella penisola infatti circa la metà delle uve sono state raccolte in un percorso che è iniziato con le uve pinot e chardonnay destinate alla produzioni di spumanti e che – sottolinea la Coldiretti – proseguirà ad ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si concluderà quest’anno addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Cabernet e Nerello. Il monitoraggio effettuato sulle uve in maturazione evidenzia – precisa la Coldiretti – una gradazione zuccherina buona con un maggiore accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche. La produzione sarà destinata per oltre il 40 per cento – conclude la Coldiretti – ai 330 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. Una vendemmia che annuncia buone notizie anche per l’Abruzzo. Dove, seppur ancora in evoluzione, i risultati potrebbero essere eccellenti, almeno da quanto emerge dalle prime vinificazioni e dallo studio sulle curve di maturazione delle uve. Si è infatti conclusa la raccolta dei vitigni precoci ed è in corso la raccolta di Pecorino e Passerina che verranno seguiti da Cococciola, Sangiovese e Trebbiano per chiudere con il Montepulciano. “Se le condizioni climatiche continueranno accompagnate da buona escursione termica, potremo ricordare una delle migliori vendemmie dal punto di vista qualitativo e con un aumento collaterale della produzione che potrà attestarsi al +10/15% rispetto alla campagna precedente”, evidenzia l’ufficio vitivinicolo della Coldiretti Abruzzo, “dopo l’abbandono volontario favorito dalla riforma dell’OCM vino nel triennio 2008/2010, i produttori abruzzesi hanno intrapreso un percorso di adattamento al mercato, da un lato riscoprendo le nuove varietà autoctone (Montonico, Cococciola, Pecorino, Passerina) grazie anche ai fondi comunitari per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti e dall’altro, con la revisione della normativa sulle Denominazioni d’Origine, aumentando la possibilità di costruire un’offerta enologica più intimamente legata al territorio e più trasparente con i consumatori. In questi anni”, concludono i tecnici di Coldiretti, “le produzioni vinicole regionali sono cresciute grazie alla loro qualità intrinseca e all’impegno dei produttori ma anche delle istituzioni con iniziative come il sostegno alla ristrutturazione dei vigneti, la partecipazione alle più importanti manifestazioni enologiche e la revisione dei disciplinari a denominazione d’origine. Il comparto è in crescita, le esportazioni sono aumentate in valore del 16,7% nel primo trimestre 2013 e questo, significativo in un momento difficile per la nostra economia, dimostra che la qualità paga”.