Avezzano. E’ stato fissato l’incidente probatorio per i casi di criminalità avvenuti a San Benedetto che vedono accusate sei persone anche di reati a sfondo razzista. Nel corso dell’udienza si confronteranno accusati e accusatori, aggressori e vittime, e saranno ascoltati anche sei testimoni, tutti marocchini. L’udienza si terra il 6 novembre alle 11 davanti al giudice Maria Proia. I giovani marsicani sono accusati dell’aggressione a due marocchini, per aver incendiato una loro auto e per aver investito uno di loro. Si tratta di Dionisio Toracchio, 24 anni, Mario Porreca (18), Cristian Iacobacci (19), Nello Del Gizzi (21), tutti residenti in San Benedetto dei Marsi, del carabiniere di Pescina Alessandro Ferzoco (35) e di Fabio Sante Mostacci (22) che, secondo l’accusa, alla guida della sua Seat Ibiza, ha investito Ahmed Bouhachim, rompendogli tibia e perone, e tentando di nuovo di passargli sopra mentre era a terra ferito. Secondo la tesi difensiva, gli arrestati sarebbero stati attaccati con dei bastoni. Tutto sarebbe cominciato, secondo l’accusa, dagli schiamazzi sotto l’abitazione della famiglia di un giovane bracciante marocchino. I rumori avrebbero svegliato il bambino piccolo. La prima volta è stata la mamma del neonato a chiedere al gruppo di giovani del posto di allontanarsi, senza però ottenere nulla. Più tardi l’intervento del marito, finito in una zuffa. Secondo i difensori, prima dell’aggressione al marocchino ci sarebbe stata una sassaiola. Poi il marocchino, Karim Salah (34), sarebbe sceso in strada con un bastone spalleggiato da due connazionali. Non sarebbero invece andate così le cose secondo gli stranieri. Ci sarebbero, invece, dietro alla vicenda, motivazioni legate alla xenofobia, con finalità di odio razziale nei confronti dei magrebini aggrediti, assistiti dagli avvocati Luca e Pasquale Motta. Il carabiniere è accusato di aver abusato della propria posizione di pubblico ufficiale ingannando il marocchino per farlo uscire allo scoperto e permettere il pestaggio. Il gruppo è accusato di reati razzisti. L’inchiesta è affidata al procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato. Secondo la Procura, infatti, sarebbero stati commessi reati “con finalità di odio etnico in quanto indirizzato nei confronti di appartenenti alla locale comunità magrebina”. Gli avvocati difensori sono Antojio Caputi, Callisto Terra, Berardino Terra, Filippo Trnchini, Pasquale Milo, Carlo Bonzano, Quirino D’Orazio, Mario Flammini.