Avezzano. Emergono nuove scottanti verità sul caso di pedofilia che vede coinvolto un quarantenne di Paterno, frazione di Avezzano. L’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini degli agenti della Sezione di polizia postale dell’Aquila, a conclusioni di complesse indagini di polizia giudiziaria, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Roberta D’Avolio, non solo adescava i minorenni sulle chat convincendoli poi a spogliarsi, ma addirittura li riprendeva e poi vendeva i video sul web. Il mercato della pedopornografia è infatti molto vasto e abbraccia l’Italia e l’Europa intera. Il pedofilo di Paterno, grazie a un sistema informatico, riusciva a catturare le immagini degli adolescenti in atteggiamenti hot e
poi attraverso programmi di “file sharing” li condivideva o li vendeva ad altre persone connesse sul web da diverse parti del mondo. Un sistema ben radicato che gli uomini della polizia postale sono riusciti a capire e bloccare. Dalle ultime indiscrezioni è emerso inoltre che il marsicano vendeva, a scopo di lucro, i filmini che girava a casa dietro il pc mentre dall’altra parte del monitor il ragazzo di turno si stava spogliando. Ora bisognerà capire come si muoveva il quarantenne e se aveva complici nel territorio.