Avezzano. Gli autovelox imboscati sono illegali. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione secondo cui quando sono nascosti o mal posizionati, senza l’adeguata e obbligatoria segnalazione o segnaletica preventiva, non sono più uno strumento di controllo del traffico, ma diventano un modo per “fregare” l’automobilista, con una funzione palesemente repressiva e non preventiva. Tra la lista dei Comuni segnalati ci sono anche due marsicani, Balsorano e Collarmele.
In molte indagini eseguite in Italia, la Guardia di finanza ha scoperto una vera spartizione di incassi delle multe tra Comuni e ditte che forniscono gli strumenti di controllo da remoto. Alla fine è dovuto intervenire lo Stato per far passare alla lente d’ingrandimento i contratti stipulati tra gli enti pubblici e le ditte. Nel 2011, in 146 Comuni, furono installati autovelox truccati. Una persona che faceva appalti per i Comuni fu denunciata. Tra centinaia di macchinette, sono due infatti erano omologate, così che nei verbali venivano riportate sempre quelle due matricole, in qualsiasi luogo d’italia venisse inflitta la sanzione. Nella lista dei Comuni coinvolti nella maxi-truffa c’erano anche alcuni abruzzesi soprattutto in provincia di Teramo e Chieti, ma anche i due marsicani. Con la sentenza del 23 maggio tutti questi enti potrebbero vedersi sequestrare le attrezzature impegnate per elevare contravvenzioni definite illecite, vedendosi costretti a rimborsare le contravvenzioni elevate.