Avezzano. Una distribuzione equa del lavoro e del salario. Questa l’idea che ieri i manager della Marsica innovation&technology e le parti sociali hanno presentato al ministero del lavoro per gestire il 30 per cento delle ore lavorative in esubero e assicurare un salario a tutti i lavoratori. L’iniziativa, proposta dai sindacati e poi accettata dall’azienda, è stata promossa dal ministero del Lavoro che ha dato il via libera alle parti per iniziare un percorso di costruzione dei contratti di solidarietà. Attualmente nello stabilimento dell’ex Micron lavorano circa 1.600 dipendenti, dal momento che 43 hanno già lasciato il sito grazie alla mobilità volontaria, di cui 700 sono in cassa integrazione a rotazione con un forte taglio dello stipendio. Applicando i contratti di solidarietà tutti i lavoratori interessati, che dovrebbero essere 1.400 in base a quanto segnalato dall’azienda, prenderebbero l’80 per cento dello stipendio e lavorerebbero in modo equo. Questa ridistribuzione delle ore lavorative e al tempo stesso dei salari potrebbe assicurare da 12 mesi a 60 una stabilità a tutti i dipendenti. Nell’incontro al ministero del Lavoro il responsabile delle relazioni industriali Alessandro Albertini, Alfredo Fegatelli (Fiom-Cgil), Michele Paliani (Uil-Uilm), Antonello Tangredi (Fim-Cisl) hanno presentato questo piano che ha avuto il via libera dei rappresentanti del governo. Ora le parti si dovranno mettere a tavolino e stabilire tempi e modalità di applicazione dei contratti di solidarietà che, una volta applicati, sospenderanno anche la cassa integrazione ordinaria in vigore da lunedì per 13 settimane.