Avezzano. E’ botta e risposta tra i numerosissimi protagonisti della vicenda che riguarda il Consorzio acquedottistico, soprattutto dopo la bocciatura del concordato preventivo dal parte del Tribunale di Avezzano. Ora l’ex assessore del Comune di Avezzano, Maurizio Bianchini, e l’ex presidente del Consorzio defenestrato (Movimento Civico Alleanza di Centro per Avezzano), replicano al consigliere Di Micco. “Ha la memoria corta il consigliere Di Micco”, affermano, “perché noi da anni cerchiamo di fare chiarezza sulla vicenda Cam. Consigliamo allo stesso Di Micco di sfogliare più attentamente i quotidiani locali e di leggere anche quelli del passato, così eviterà brutte figure. Forse era distratto qualche anno fa e non ricorda o finge di non ricordare. Fu proposta una delibera approvata dalla ex giunta Floris per una azione di responsabilità nei confronti dei passati amministratori Cam. Chiediamo a Di Micco”, aggiungono De Cesare e Bianchini, “come mai la maggioranza della quale fa parte tutto ciò non lo ha fatto e continua a non farlo o forse lo farà solo tra qualche tempo? Visti i solleciti che ormai arrivano un po’ da tutte le parti, è giusto sapere che fine hanno fatto sessanta milioni di euro e ci spieghi come mai ha votato favorevolmente il concordato in continuità? Ci spieghi tutto ciò Di Micco”, concludono, “visto che oggi l’atteggiamento della maggioranza e del sindaco politico Di Pangrazio e non più tecnico lascia abbondantemente riflettere. E chieda il sindaco Di Pangrazio scusa ai cittadini di Avezzano e della Marsica per aver proposto e votato il concordato in continuità che avrebbe di fatto penalizzato solo i cittadini e i fornitori”.