Avezzano. Una carrellata di nomi che, a chiusura delle indagini preliminari, affiancano quello di Antonio Del Corvo nell’inchiesta sui lavori alla scuola. Al centro della tesi accusatoria, la decisione di aver utilizzato un iter di somma urgenza per alcuni lavori avviati dopo la redazione di due verbali, che Del Corvo avrebbe ratificato con una delibera. L’accusa è di abuso d’ufficio e falso I lavori negli istituti di Avezzano sono per un importo superiore ai 4 milioni di euro.L’accusa dell procura, però, punta sul fatto che erano stati affittati a una ditta moduli per 160 mila euro senza una gara. Si trattava infatti di verbali di somma urgenza, legati alla necessità di far tornare migliaia di studenti a scuola.
Nell’elenco degli indagati sono finiti, secondo quanto riportato dal Centro, dirigenti e imprenditori di Celano e di Avezzano.
Oltre a direttore generale Walter Specchio, già arrestato, tra gli indagati ci sono Giancostantino Pischedda procuratore della ditta che ha fatto i lavori, Franco Rossano Palazzo, che doveva realizzare impianti tecnologici per monitoraggio online, Maurizio e Stefano De Pascale, imprenditori titolari dell’impresa, Ronald Vanni, 26 anni, di Nereto, Domenico Cifani, 45 anni, architetto, Amedeo Figliolini e Cesidio Serafini, ingegneri di Avezzano, Giuseppe Fantozzi, Lucio Finucci, Pilodeo Marco Aurelio, Tonino Baliva, Amabile Pierleoni, Luigi Ciaccia, tutti di Celano, Domenico Neri, Vincenzo Picariello, Michele Palumbo, Brigida Perella, di Avezzano, Merilinda Morgani, Patrizia Tarquini, di Pescina, Antonio Pendenza, di Tagliacozzo, Anna Maria Giancarli, Roberto Manetta, 32 anni.
Il collegio difensivo è composto da Antonio Milo, Vincenzo Colaiacovo, Giulio Agnelli, Giancarlo Ara, Maurizio Capri, Lando Sciuba, Teresa Di Rocco, Sara Fiordigli. Le scuole interessate sarebbero il Liceo Classico Torlonia, l’Istituto professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente Serpieri, il Liceo Pedagogico Benedetto Croce e infine la messa in sicurezza dell’Itc Galileo Galilei e il Liceo Scientifico Vitruvio Pollione. L’inchiesta è coordinata dai pm David Mancini, Roberta D’Avolio e Stefano Gallo.