Carsoli. “Orazio, chi era costui?” Forse ,era il famoso poeta romano vissuto ai tempi di Cesare? O forse era Orazio Coclite, mitico eroe romano del VI sec. A.C. ? No, niente di tutto ciò. Orazio è invece, uno splendido esemplare di cane pastore maremmano abruzzese di tre anni che, da un po’ di tempo a questa parte, è diventato la mascotte di Carsoli e dell’intera Piana del Cavaliere per le sue esibizioni divertenti e rocambolesche che stanno deliziando tutti noi, soprattutto i bambini. Infatti, quando il proprietario di Orazio è in giro con lui in macchina a Carsoli o nel circondario per lavoro o per altri motivi, non lo può lasciare per tanto tempo da solo nell’autoveicolo appositamente parcheggiato perché, Orazio, sentendosi abbandonato o, a causa delle sue impellenti necessità fisiologiche, comincia, con le zampe, a suonare incessantemente il clacson dell’automobile facendo fare un andirivieni continuo e faticoso al suo padrone che deve mollare tutto per correre da lui. ”Orazio, per me è come se fosse un figlio”, afferma il proprietario del cane che vuole rimanere anonimo per tutelarlo, ”gli voglio un bene matto; quando la mattina mi alzo, lui mi aspetta vicino la camera perché deve fare colazione con me. La stessa cosa succede a pranzo e a cena. Deve mangiare insieme a me .Lo devo portare ogni volta con me, in macchina, perché non vuole mai separarsi da me e” prosegue il proprietario, ”quando sono costretto a lasciarlo nell’autoveicolo, dopo un po’ di tempo, lui mi chiama suonando il clacson e devo lasciar perdere tutto per andare a vedere cosa vuole. La gente che passa vicino alla mia macchina” ,conclude il proprietario di Orazio, ”sentendola suonare, pensa che ci sia un bambino dentro e quando scopre che invece c’è Orazio, rimane sbalordita e affascinata e subito si innamora del mio cane”. Orazio, il due agosto, parteciperà a una gara cinofila a Prata D’Ansidonia in provincia dell’Aquila e il 10 agosto ad una rassegna cinofila che si terrà al Flat Rider località Le Perecchia di Carsoli. Lo zio di Orazio, Drago, ha già vinto dei tornei; è campione nazionale di riproduzione ENCI (ente nazionale cinofilia italiana) e nel 2011 è stato campione sociale del circolo maremmano abruzzese. Nella marsica, ci sono due importantissimi allevamenti di questa magnifica razza. Uno è l’allevamento di Lucus Angitiae(Luco dei Marsi) di Agostino Di Cola l’altro, è “L’Antico Tratturo” ad Avezzano di Agostino Molinelli. I cani pastori maremmani-abruzzesi, sono ottimi cani da guardia ma anche docili e mansueti. La denominazione della razza, risale al 1958 quando L’ENCI ,incaricò il professore Solaro di redigere lo standard ancora oggi in vigore. Da secoli chiamato semplicemente “ cane da pecora “ o “pastore abruzzese “ questo cane ,è il frutto di una selezione millenaria legata al vastissimo fenomeno della pastorizia transumante che, in Italia, ha avuto ed ha il suo epicentro in Abruzzo e nelle altre zone attraversate dai Regi Tratturi dell’ex Regno di Napoli. Massimo Mazzetti