Scurcola Marsicana. A Scurcola Marsica sono localizzate due costruzioni, sequestrate alla Banda della Magliana, affidate alla gestione del Comune dal 2010. L’Amministrazione Comunale organizza ogni anno, presso il sito interessato, un campo di lavoro, durante il quale, assieme ad attività di pulizia e di risistemazione del bene, si tengono incontri e attività formative coerenti con l’obiettivo generale dell’associazione Libera di “diffondere una cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto”. L’intento dell’Amministrazione Comunale è ora quello di trovare una destinazione e un progetto d’uso dell’intera proprietà sottratta alla criminalità organizzata, che sia socialmente utile e coerente con la qualità ambientale e paesaggistica del territorio in cui è contenuto. Da tempo, diverse proposte di riutilizzo e riuso di tali beni sono state sviluppate attraverso concorsi di idee e iniziative pubbliche, senza una scelta definitiva da parte della pubblica amministrazione. Tra queste, all’interno del tema del “Centro di educazione ambientale e di formazione sui temi della cittadinanza e della legalità”, è stato proposto un progetto di una fattoria sociale e, successivamente, quello per la realizzazione di una “Città della Musica” in collaborazione con le scuole secondarie della Provincia di Chieti (concorso nazionale “Regoliamoci”, e “Raccontiamo il Bene, entrambi nel 2011). Cosa fare e come, è dunque il tema di questo workshop che si terrà dal 30 giugno al 6 luglio, ideato e organizzato con la collaborazione del Dipartimento di Architettura, sezione Architettura e Urbanistica dell’Università di Chieti e Pescara, e l’Associazione Libera, con alcune Università straniere (Facoltà di Scienze dell’Habitat di Bogotà, Facoltà di Architettura di Barranquilla, Colombia, Facoltà di Architettura di Lubjana, Slovenia). Il workshop vede anche la collaborazione con l’Associazione Borghi Autentici d’Italia e numerose associazioni locali. L’iniziativa vuole accompagnare alle tradizionali attività di studio, analisi e ricerca progettuale, svolte in forma seminariale e di laboratorio, anche momenti formativi sui temi generali tipici dei campi estivi di Libera, come occasione di educazione e formazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. L’atto del progettare, sinonimo, per definizione, di libertà di pensiero e di forza creatrice, caratteristico dei workshop di progettazione, assume, come evocato nel titolo dell’iniziativa, “Progettare …. Libera!” un significato particolare, in ragione del tema e del contesto assegnato, soprattutto se, come è nell’intenzione dei promotori, verrà svolto con responsabilità e rispetto dei beni comuni (patrimoni, ambiente, paesaggio, acqua, suolo agricolo), dando al contempo qualche forma di risposta alle molte domande sociali che caratterizzano i territori locali, inserendo le proposte progettuali all’interno di più generali strategie di rivitalizzazione e progresso ecologico del contesto.