Avezzano. Manager silente su Emodinamica e Neurochirurgia, il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, suona la sveglia a Giancarlo Silveri, affinché trasformi in atti concreti l’impegno assunto nella riunione della conferenza del Comitato ristretto dei sindaci della Asl, riattivando quei “servizi fondamentali per la salvaguardia della salute del popolo Marsicano”. A quasi un mese dall’ultimo sollecito, rimasto lettera morta, il primo cittadino di Avezzano, in sintonia con numerosi colleghi della Marsica, rilancia la richiesta di stringere i tempi e mettere in funzione quei servizi per la salvaguardia della salute “attesi da tempo dall’intero territorio marsicano. Emodinamica”, sottolinea Giovanni Di Pangrazio, “è fondamentale per salvare la vita alle persone colpite da infarto in un territorio prevalentemente montano, a servizio di oltre 150mila persone, dove l’incidenza di questa malattia è altissima. Quell’impegno non può essere disatteso, sulla salute non si scherza. Emodinamica e Neurochirurgia consentirebbero al nostro ospedale di essere inserito anche nella rete nazionale di emergenze e urgenza”. Sul fronte ospedale il sindaco allarga il campo anche al pronto soccorso, non ancora a pieno regime, dove i pazienti sono costretti a sostare nei corridoi dopo le visite dei medici. Criticità superabile con l’attivazione dell’Obi (Osservazione breve intensiva) prevista nella deliberazione n. 399 dell’otto aprile: “quel servizio mirato a limitare i disagi e le sofferenze”, aggiunge il sindaco, “all’ospedale di Avezzano non c’è, mentre i pazienti in attesa al Pronto soccorso sono parcheggiati per ore senza un letto disponibile in locali non idonei. Una situazione insostenibile che necessita di una risposta immediata e cioè dell’attivazione del servizio, con 8/10 posti, che non inciderebbe sulla dotazione organica prevista per l’ospedale di Avezzano”. Insomma, Di Pangrazio, che nei prossimi giorni convocherà un summit con i colleghi della Marsica per un’analisi a 360° sulla situazione all’ospedale mirata a concordare un’azione comune, reclama il giusto livello di attenzione della Asl e, soprattutto, i necessari servizi salvavita.