Avezzano. Patrizio Schiazza e Herbert Simone, in qualità di Componenti del Consiglio Direttivo espressione delle Associazioni ambientaliste Ambiente e/è Vita Abruzzo Onlus – Legambiente-WWF Italia Ong Onlus Abruzzo – LIPU – Italia Nostra – Pro Natura Abruzzo, scrivono ai consiglieri del Parco e chiedono che venga convocato con urgenza un Consiglio Direttivo con all’ordine del giorno l’esame e l’approvazione del Piano del Parco e che venga avviata contestualmente l’analisi del documento in parola anche da parte della Comunità del Parco. “E’ pleonastico ribadire che il ritardo accumulato nel corso degli anni nel non procedere all’adozione di uno strumento di siffatta importanza ha provocato danni, oltre che di immagine, anche di natura ambientale, economico e sociale all’Ente Parco”, hanno spiegato in una nota, “riteniamo assolutamente ingiustificato il protrarsi di una situazione di stallo anche e soprattutto in considerazione della tempistica stabilità dalla L.R. n. 42/2011 che sancisce il termine ultimo in 18 mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo, avvenuto il 26 Aprile 2012, a margine del quale la Regione procede con poteri sostitutivi. Si desidera, inoltre, ricordare che il non poter contare su di uno strumento pianificatorio quale il Piano del Parco comporta inevitabili ripercussioni gestionali che impediscono, de iure e de facto, la possibilità di programmare interventi conservativi ed innovativi nel perimetro del Parco Sirente Velino a causa della mancata zonizzazione e l’impossibilità di dare corso a progettazioni in grado di definire inequivocabilmente laddove è necessario oltre che utile intervenire. Il Piano del Parco consente una costante azione di verifica degli interventi in un‘ottica di bipolarismo funzionale con le “ragioni” del territorio e paesaggistiche e, inoltre, permette la prospettazione di interventi e misure sostenibili volte al sostegno di attività di carattere e natura economica. Per le ragioni ricordate ed in considerazione dell’ineludibile necessità di dotare l’Ente di tutti gli strumenti necessari alla sua piena funzionalità e sostenibile gestione operativa, si ritiene non più rinviabile la calendarizzazione di una seduta di lavori dedicata all’esame e approvazione del documento in parola. La mancata risposta a tale sollecitazione e la non adozione del Piano costituirebbero un precedente di assoluta gravità in conseguenza del quale le Associazioni potrebbero determinarsi a ritirare la propria rappresentanza in seno al Consiglio Direttivo”.