Celano. Francesco Arezzo, marchese di Celano, si è spento nella sua Palermo ieri 22 maggio all’età di ottantuno anni. Appartenente ad una delle più antiche e nobili famiglie della Sicilia era legato a Celano in quanto aveva nella città interessi economici che gli derivavano da alcuni terreni ereditari. Gli Arezzo giunsero a Celano agli inizi dell’800 dopo il matrimonio contratto dall’ultimo feudatario di Celano Francesco Sforza con Elisabetta Arezzo. Francesco Arezzo- Ricorda Gianvincenzo Sforza- come si evince da alcuni documenti del nostro archivio di famiglia, dopo l’ultima guerra rinuncio, per una lira, ai suoi diritti sul Castello, onde permettere l’avvio dell’opera di restauro da parte dello Stato. Il Marchese Francesco Arezzo veniva spessissimo a Celano dove si intratteneva piacevolmente con me per rivangare la nostra storia e vedere documenti d’archivio che riguardavano le nostre due famiglie”. Il Marchese era molto legato anche al Geometra Mirco Amendola che curava in loco i suoi interessi economici della proprietà “Arezzo” alla Gualchiera-Pergoleto. Per tutta la vita il marchese Arezzo aveva coltivato la passione per le auto, abbandonando il volante solo quando, negli ultimi anni, l’equilibrio e la vista erano ormai offuscati. Il marchese, noto alla cronaca, per aver partecipato alla Targa Florio del 1956 e alla Montecarlo del 1954, non dimenticava mai di raccontare a nipoti e pronipoti la sua passione per il mondo del rally. Arezzo era anche stato presidente del Circolo Unione del capoluogo siciliano dal 2004 al 2011. “Grande importanza storico culturale quella rivestita dalla famiglia Arezzo nel corso dei secoli- Conclude Gianvincenzo Sforza- un antenato del marchese, infatti, era molto stimato da Alfonso il Magnanimo tanto da essere nominato Gran Protonotaro del Regno. Un altro discendente, inoltre, aveva ricoperto la carica di governatore di Ragusa”; molti gli Arezzo che hanno avuto la porpora cardinalizia. I funerali di Francesco Arezzo sono stati celebrati ieri 23 maggio alle 11.30 presso la parrocchia di Santo Espedito di via Nicolò Garzilli a Palermo.