Avezzano. Questa mattina il teatro dei Marsi di Avezzano ospita l’ultima creazione di teatro-ragazzi del Lanciavicchio per la regia di Stefania Evandro e Antonio Silvagni. Sul palco gli attori Alberto Santucci, Stefania Evandro e Rita Scognamiglio insieme al Coro di Voci Bianche e l’orchestra di archi della Barattelli. Assisteranno all’evento gli alunni di 38 classi delle scuole primarie di Avezzano che hanno partecipato al progetto “Pinocchio e i diritti di un bambino”, realizzato dal Lanciavicchio in collaborazione con L’UNICEF Provinciale e gli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Avezzano. L’articolato progetto è partito all’inizio dell’anno scolastico con la distribuzione nelle classi partecipanti di materiale informativo sui diritti dei bambini da parte degli operatori dell’UNICEF. Contestualmente è partito il bando del concorso di scrittura creativa “la lettera di Pinocchio”, cioè la scrittura collettiva di una lettera di Pinocchio alla Fata Turchina, a Geppetto, a Lucignolo, a Mangiafuoco o al Grillo Parlante. Successivamente gli operatori del Lanciavicchio hanno incontrato gli alunni leggendo in classe brani di Pinocchio e approfondendo i temi del concorso. Le lettere “inviate” da tutte le classi partecipanti saranno esposte nella mostra allestita nel Foyer del Teatro dei Marsi e, insieme agli altri materiali del progetto – disegni, foto, testo teatrale ecc. – saranno raccolte in una pubblicazione che verrà presentata nel corso di un convegno sui Diritti dell’Infanzia. La relazione con i bambini ha contribuito poi alla scrittura drammaturgica dello spettacolo da parte di Stefania Evandro che, basandosi sui dettami della Filosofia per ragazzi e in analogia con le ultime produzioni della compagnia di Avezzano, ribalta in un certo senso il “punto di vista”, offrendo ai geppetti, alle fate, ai gatti e alle volpi, ai grilli parlanti e a tutti gli altri, una possibilità nuova di relazione con Pinocchio e il suo essere diverso. Uno spettacolo sul mondo dell’infanzia. Un’infanzia maltrattata e bistrattata dal mondo degli adulti, alla quale non si concede capacità di riflessione o scelta e che non ha cittadinanza se non dimostra di aver abbandonato il Paese dei Balocchi rinunciando al sogno di diventare-rimanere bambini. Ma anche un mondo dell’infanzia capace di pensare, creare connessioni e farsi delle domande. Consapevoli che le risposte degli adulti non sono più sensate delle …. bugie di Pinocchio.