Avezzano. “A giorni riunirò tutti i 33 sindaci appartenenti alla Comunità Montana per valutare la possibilità di uscire da Equitalia”. La proposta arriva dal presidente della Comunita’ Montana “Montagna Marsicana” Maurizio Di Marco Testa che ha già ricevuto numerosi solleciti al riguardo e tante proposte di adesione.
Infatti i Comuni hanno il diritto per legge di non ricorrere a Equitalia per la riscossione di tributi locali e crediti insoluti, preferendo le Comunità montane all’Agenzia delle Entrate e all’Inps. Ci sono già esempi in Italia che hanno avuto grande successo.
“Considerato che la L.R. nr. 1/2013 ha previsto la soppressione delle Comunità Montane qualora non aderiscano ad Unione dei Comuni”, afferma Di Marco Testa, “e, poiché tutti i 33 comuni della Comunità Montana hanno stabilito di non costituire le Unioni ma di andare in convenzione dei servizi, è possibile per i nostri comuni montani, già fortemente penalizzati dallo spopolamento a causa dei pochi servizi, un ruolo più forte, autofinanziandosi in parte anche per i servizi resi”.
In questo modo, oltre al sociale, la Comunità Montana potrebbe occuparsi della Centrale Unica di Committenza, della riscossione delle bollette dei canoni dell’acqua e di altri servi simili.
La legge dà la possibilità ai comuni di raggiungere la piena autonomia fiscale e di non servirsi più direttamente di Equitalia, società creata dall’Agenzia delle Entrate (partecipata al 51%) e dall’Inps (partecipata al 49%) per riscuotere le imposte locali e per la riscossione coattiva dei crediti insoluti.
“La mia proposta”, afferma Di Marco Testa, “se accettata, permetterebbe di monitorare i pagamenti e i relativi pignoramenti. I sindaci, proprio perché conoscono personalmente il tessuto sociale ed economico, sono in grado di valutare caso per caso i disagi dei morosi, evitando spiacevoli problemi agli stessi”.
“In un momento di forte crisi e difficoltà per le famiglie e per le imprese bisogna agire in sinergia”, continua Di Marco Testa, “riportare fiducia e serenità nella società, bisogna mettere le imprese nelle condizioni di lavorare. Se un imprenditore è costretto a scegliere tra il pagamento degli stipendi oppure effettuare il versamento dei relativi contributi, in un periodo di scarsa liquidità, come si deve comportare? La scelta non è semplice per diversi motivi, bisogna lasciare agli enti locali e ai sindaci ogni singola valutazione.
Se i Sindaci condividono tale linea innovativa”, continua Di Marco Testa che ha già ricevuto sollecitazioni da diversi tanti primi cittadini, “chiederemo subito tutti insieme un incontro con gli organi competenti della Regione Abruzzo, nell’ottica di migliorare e dare più servizi al territorio montano, la qualità della vita dei nostri cittadini, coniugando le risorse finanziarie con quelle umane”.