Avezzano. Le parti sociali si scagliano contro la dirigenza del Cam: violato il contratto collettivo nazionale dei lavoratori. “Alla luce delle ultime notizie in relazione alla situazione in cui versa il Cam, nell’evidenziare la irresponsabilità di tutti coloro che investiti di responsabilità connesse ai ruoli istituzionali e dirigenziali da loro ricoperti, nel riportare all’esterno intenti e programmi che per buon senso e, soprattutto per norma , dovrebbero in ogni caso essere tenuti alla riservatezza ( art.5 )”, hanno spiegato i responsabili di Filctem- Cgil, Uiltec- Uil e Femca Cisl, “tenuto conto che l’11 marzo 2013 abbiamo chiesto un incontro alla Società in relazione alla situazione ed alla ricognizione del personale al fine di analizzare e verificare i costi e la produttività. Preso atto che la Società alla data del 22 aprile 2013, non ha ritenuto degne di risposta le richieste formali avanzate non convocando le parti , ma ha altresì inteso continuare l’azione di programmazione e discussione del “ piano industriale “ senza le preventive ed obbligatorie comunicazioni ed incontri ai sensi delle norme del CCNL che impongono alla azienda obbligatoria informativa di cui all’art.5 del contratto nazionale dei lavoratori in applicazione. Esponendo a tutti i soggetti in indirizzo l’ evidente e continuato non rispetto delle normali norme che regolano le relazioni industriali , tanto più se riguardano possibili riduzioni del personale in una azienda pubblica il cui settore non prevede l’accesso agli istituti ordinari di Welfare, esponendo i lavoratori alla immediata perdita di reddito. Rimarcando sin d’ora la totale ed assoluta indisponibilità a qualunque soluzione che scarichi sui lavoratori responsabilità di gestione che vanno sicuramente cercate in chi tali scelte ha effettuato”. Filctem- Cgil, Uiltec- Uil e Femca Cis diffidano la società a continuare nelle violazioni del contratto collettivo nazionale di lavoro dovute alla mancata convocazione delle parti sociali, avendo già rimesso ai rispettivi uffici legali mandato al fine di esporre alla autorità competente il comportamento anti sindacale avuto in violazione dell’articolo 28 della L.300/1970.