Avezzano. Ancora allarme tagli nella Marsica. L’emergenza del momento è quella dei giudici di pace. Martedì 16 aprile è stato lo stesso presidente del tribunale di Avezzano a riunire tutti i giudici di pace per annunciare il rischio soppressione di alcuni uffici dei Giudici di Pace nella Marsica. Contro la chiusura si è schierato anche l’ordine degli avvocati della Marsica. Nella riunione si è parlato della carenza di personale ed in particolare della scarsa disponibilità dei Cancellieri presso le sedi dei giudici di pace (sono coloro che firmano gli atti presso il giudice di pace). A conclusione della riunione, si è parlato della possibile chiusura di alcune sedi dei giudici di pace, tra le quali anche quella di Civitella Roveto. Per scongiurare la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace i comuni di appartenenza, anche in associazione con gli altri comuni del territorio, dovrebbero sostenere le spese per il funzionamento dell’ufficio. Già nei mesi scorsi il sindaco di Civitella Roveto dopo un incontro con gli altri sindaci della Valle Roveto avrebbe annunciato, come riportato da alcuni organi di informazione, la mancata volontà di prendere in carico l’ufficio del giudice di pace di Civitella che quindi è a rischio di una morte certa. “Certamente la Valle Roveto non può vedersi depauperata di un altro servizio essenziale”, commenta Angelo Mariani, consigliere comunale di Canistro ed ex sindaco del paese. Stiamo vivendo una situazione insostenibile e la Valle Roveto rischia davvero il tracollo la quasi certa soppressione del giudice di Pace è solo l’ultimo degli scippi che il territorio sta subendo, non bastava la chiusura di alcuni plessi scolastici e di qualche ufficio postale nelle zone più disagiate nè i tagli da parte dei Trenitalia per non ricordare le difficoltà di circolazione sulle strade provinciali aperte solo part time causa frane. Tutti coloro che sono stati chiamati dai cittadini alla risoluzione di questi problemi della Valle Roveto sembra però abitino in un altro pianeta sono quasi completamente disinteressati alle problematiche del territorio, non progettano, non segnalano ma navigano a vista aspettando inermi che qualcosa accada. Faccio appello”, termina Mariani, “al vicepresidente del consiglio regionale Giovanni D’Amico, ai Consiglieri Provinciali Mauro Rai e Giovanni Tuzi, affinché scuotano, così come fatto nel recente passato, gli amministratori a tutti i livelli istituzionali affinchè facciano uscire la Valle Roveto dal baratro dell’isolamento e della conseguente recessione di questi ultimi tempi”.