Avezzano. Soft-air, alcuni lo chiamano “lo sport del XXI secolo” ma cosa sia in realtà questo gioco non è noto ai più. MarsicaLive ha quindi deciso di analizzare l’esplosione di questa disciplina che conta già molti adepti all’interno della nostra sub-regione attraverso un’intervista ad Andrea Mendolicchio (classe ’89), Presidente del neonato club avezzanese di soft-air “1° Recon S.A.T.” E allora, senza più ulteriore indugio, diamo fuoco alle polveri!
– Andrea, la prima domanda sorge spontanea: cos’è il soft-air?
– Il nostro sport è, di base, una simulazione di tattiche militari, dove 2 o più squadre tentano di raggiungere un determinato obiettivo. Come tutti gli sport di squadra, quindi promuove valori come amicizia, umiltà, onestà e lealtà: un’attività in grado di creare un forte legame di fratellanza tra tutti i componenti del team. Offre, poi, la possibilità non solo di divertirsi all’area aperta, esplorando i nostri meravigliosi paesaggi montani, ma anche l’opportunità di maturare solidi legami con squadre provenienti da altre parti d’Abruzzo e d’Italia attraverso tornei ed amichevoli. Esperienze, quest’ultime, che la mia squadra ha appena cominciato ad affrontare grazie all’aiuto di altri club abruzzesi quali l’ A.S.D. Fenici di L’Aquila ed il Phoenix S.A.T. di Pescara, che ringrazio vivamente. Aggiungo che la nostra è una disciplina che può essere praticata esclusivamente attraverso l’affiliazione ad un club poiché necessita, per il suo svolgimento, di determinate misure precauzionali, volte a garantire l’incolumità di chi lo pratica.
– Quali sono queste misure “precauzionali”? C’è davvero il rischio di farsi male?
– Le misure precauzionali di cui parliamo riguardano principalmente l’ambito legale e solo in minima parte quello fisico. Il soft-air prevede l’utilizzo di ASG (Air Soft Gun), ossia repliche elettriche di fucili e pistole realmente esistenti: proprio a causa di questa somiglianza notevole con le armi da fuoco, ogniqualvolta si voglia effettuare una partita, è necessario avvertire le autorità competenti e delimitare l’area utilizzata con cartelli informativi. Tutti coloro che praticano il nostro sport senza rispettare suddetti comportamenti nuocciono a tutto il movimento. Il rischio di farsi male dicevi? No non c’è assolutamente perché utilizziamo maschere ed occhiali protettivi in modo da preservare le parti delicate come volto ed occhi. Inoltre tutte le ASG utilizzate non superano il limite di potenza imposto dalla legge (pari ad 1 Joule). Fino ad ora al massimo è capitato di subire una storta ma è normale visto che pratichiamo la nostra disciplina in montagna e credo, poi, che questo genere di inconvenienti siano una prerogativa di tutte le tipologie di sport e poi ognuno dei nostri soci è coperto da assicurazione. Per questo ripeto: iscrivetevi ad un club se volete provare il soft-air!
– Precedentemente hai parlato di “sport praticato all’aria aperta”. Potrebbe, in qualche modo, il soft-air arrecare danni alla natura?
– La mia risposta è un no ed è un no categorico. Noi salvaguardiamo la natura perché oggi come non mai essa merita il rispetto da parte di tutti noi. Siamo i primi a raccogliere eventuali rifiuti lasciati da altri ed, inoltre, per le nostre attività utilizziamo solo materiali biodegradabili. Ripeto nel soft-air 3 sono i valori che vengono insegnati: lealtà, amicizia e rispetto. Quest’ultimo non va riferito solo al rispetto tra persone ma anche a quello tra uomo ed ambiente.
– Un’ultima domanda prima di lasciarti: molti vedono il soft-air come uno sport elitario e di nicchia, solo per le tasche dei più abbienti per intenderci, è veramente così?
– No, il soft-air è diventato ormai uno sport alla portata di tutte le tasche in quanto grazie alla crescita del movimento a livello mondiale i prezzi della maggior parte delle attrezzature sono diventati abbordabili. Colgo l’occasione, poi, per citare il nuovo negozio specializzato anche nel soft-air nato ad Avezzano pochi mesi fa, ossia La Bottega Del Coltello, che è diventato lo sponsor ufficiale del 1° Recon S.A.T. Un consiglio che posso dare a tutti coloro che volessero avvicinarsi al nostro sport è quello di non procedere subito con l’acquisto di tutta l’attrezzatura ma provare prima le varie tipologie di ASG o gillet tattici e farsi aiutare nella scelta d’acquisto da noi stessi. Cara Giulia ti ringrazio per l’opportunità offerta a noi ed al nostro sport e speriamo di poter iniziare una collaborazione duratura.
Giulia Antenucci