Celano. Lo avevano promesso e ora il giorno della resa dei conti è arrivato. Sabato 13 aprile alle 9 è il giorno della protesta a Celano. I cittadini manifesteranno contro la gestione delle reti idriche cittadine affidata dall’Ato al Cam. Grande organizzazione è stata messa in campo dal Comitato Cittadino “Acqua nostra” che da mesi si batte per riportare il controllo delle reti sotto la gestione del Comune di Celano. La manifestazione inizierà con l’adunata dei cittadini in Piazza IV Novembre dove ci saranno alcuni interventi di esponenti politici locali, dei membri del Social Forum abruzzese dell’Acqua e di alcuni esponenti del Comitato “Acqua nostra”. “A seguire”, afferma Gianvincenzo Sforza, “il sindaco dovrà dichiarare le sue intenzioni sul da farsi alla cittadinanza presente. La massiccia presenza dei cittadini è necessaria per orientare le scelte e tutta Celano deve comprendere che esserci è necessario”. Il corteo di protesta muoverà alle 9,30 e partendo dalla Piazza raggiungerà la sorgente Fontegrande. Piazza IV Novembre verrà cinta da striscioni e bandiere e la protesta, che dovrebbe essere pacifica, coinvolgerà anche i negozi di Celano che osserveranno dalle 9 alle 10,30 la chiusura esponendo uno striscione sulle saracinesche dei negozi. Come assicurano gli esponenti del Comitato, “sabato sarà la giornata decisiva per stabilire i destini della gestione delle reti idriche e solo se i celanesi parteciperanno in massa, lasciando stare le “sirene” interessate che mirano al boicottaggio, la battaglia si potrà vincere a favore della nostra città, sempre più stanca di subire una situazione insostenibile. Non intendo polemizzare con il Direttore dell’Ato – esordisce Sforza, portavoce del Comitato – ma egli dovrebbe spiegare ai marsicani se come mai i sindaci (soci e non soci del Cam S.p.A) hanno dovuto conferire le reti idriche per quelle leggi inviolabili a cui allude nel suo intervento sulla stampa e Canistro, paese dell’Assessore regionale Angelo Di Paolo, cioè colui che dovrebbe essere il garante del sistema Integrato delle Acque nella nostra regione, ancora gestisce le proprie reti direttamente come Comune. Non sono forse invocabili e applicabili – conclude Sforza – le raccomandazioni che il Direttore dell’Ato fa al rispetto delle norme igieniche, ambientali e quant’altro? Sabato tutti i celanesi sono chiamati a scendere in piazza per far sentire la loro voce – sostengono i membri del Comitato – e non ci saranno santi che tengono contro l’indignazione della popolazione celanese”.