Avezzano. E’ stata una Pasquetta ecologica lungo il percorso naturalistico-ambientale La via dei Marsi, nel tratto di 5 chilometri che collega il Valico del Monte Salviano (dal Monumento di Cascella) alla strada sterrata verso la Cunicella (che riporta al serbatoio nelle vicinanze della Grotta di Ciccio Felice). Secondo Sergio Rozzi, responsabile della Riserva del Salviano, è stata una felice constatazione quella di vedere numerosi cittadini lungo il percorso. Un itinerario che, affrontato con calma, porta dolcemente sul crinale di Monte Salviano e di Monte d’Aria, da cui si può osservare a 360° un panorama unico (sullo sfondo della Piana del Fucino e del canale collettore – zona umida di alta valenza -: la catena della Maiella, poi i monti del Parco verso sud, poi i Monti di Pizzo Deta e del Viglio, e sullo sfondo dei Piani Palentini ad ovest, la lunga catena dei Simbruini, con in primo piano i Monti di Arezzo, Arunzo e Girifalco, luoghi aspri, ideali per il futuro del ritorno del Camoscio d’Abruzzo), affinando lo sguardo il volo deo rapaci e persino l’avvoltoio grifone dalla vicina Riserva del Velino.
Altra positiva constatazione è che nessuno si è azzardato a percorrere questo tratto di strada con mezzo meccanico (quad, motocross o altro) e ciò nonostante all’inizio del percorso sia stata smantellata, da molti mesi, la sbarra in legno.
Sbarra collocata – in sostituzione di quella in ferro (modello tipo Pna, posizionata nell’anno 2002 nell’inaugurazione della Via dei Marsi, con tanto di regolamento e norme di uso) – a seguito di una serie di interventi, eseguiti con fondi pubblici, di discutibile utilità-opportunità per incidenza ambientale e significato educativo, dato che potevano essere realizzati in economia dal Comune stesso.
“Evidentemente”, afferma Rozzi, “la cultura educativa sta crescendo positivamente. Un merito che va riconosciuto anche all’Associazione Il Salviano, per le numerose attività svolte in particolare negli anni 1990-2007. Come risulta anche dai numerosi riscontri ricevuti, soprattutto dal mondo della scuola, nelle varie campagne di educazione ambientale presso il Centro Natura Marsica, già C.E.A. della Riserva del Monte Salviano. Un Centro ora non operativo a seguito della chiusura forzata avvenuta nel febbraio 2011 – con revoca del riconoscimento da parte della Regione Abruzzo del 13 luglio 2012 – dovuta alle inadempienze del Comune di Avezzano. (Il quale ha disatteso gli impegni assunti in sede di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 27 marzo 2007 e della Convenzione di gestione del Centro Natura Marsica, di cui alla Deliberazione della Giunta Municipale n. 195 dell’11 maggio 2007).
Nel ribadire la nostra completa disponibilità verso l’Amministrazione”, continua Rozzi, “auspicando un sempre maggior coinvolgimento nelle attività, anche a nome delle altre Associazioni locali, sollecitiamo il Comune:
è al riposizionamento della sbarra, possibilmente in metallo e ben ancorata;
è al posizionamento di una barriera di limitazione al traffico motorizzato a confine con il Comune di Luco dei Marsi, creando una vera e propria area riservata alla visita e conoscenza della natura, accessibile e fruibile da tutti anche categorie deboli, oltre che piedi, anche in bici e/o cavallo;
è alla posa in opera di idonee tabelle di regolamentazione d’uso, di tabelle didattico informative sul cammino “La Via dei Marsi” che attraversa il territorio della Riserva Naturale guidata “Monte Salviano” e più in particolare il sito S.I.C. (Cod. IT7110092)[i];
è alla rivitalizzazione dell’Area Attrezzata del Valico, con la definitiva sistemazione del Monumento dell’opera dell’artista Pietro Cascella, uno dei monumenti opere installate in vari parti del mondo (unica in un Parco/Riserva[ii]), conservare e rivalutare ( purtroppo il monumento viene sempre più utilizzato come parco giochi, con grave rischio per l’incolumità del pubblico e con gravi rischi di responsabilità per gli amministratori). Va allestita una fontana (con circuito di ricircolo). A breve distanza va previsto un punto di ristoro, optando eventualmente per il recupero dell’ex deposito casetta ANAS, ora della Provincia, rendendolo presidio informativo con servizi igienici;
è alla creazione di un Rifugio nell’idonea radura, a metà tratto del sentiero “La Via dei Marsi”, luogo ideale per attività ricreative e salutari per svagarsi e/o riposarsi lungo il cammino”.