Sul fronte dei consumi si e’ tornati al periodo della guerra. Lo afferma Conad Adriatico. Il 27 per cento delle famiglie non e’ in condizioni di avere un corretto apporto di proteine (carne, uova, legumi) se non ogni tre giorni. Tagliare sul superfluo non e’ piu’ sufficiente. La crisi ha costretto oltre la meta’ delle famiglie a ridurre la spesa anche per i prodotti alimentari e sta ridisegnando anche il modo di fare la spesa: si da’ la preferenza ai punti vendita piu’ convenienti, si scelgono alimenti di qualita’ inferiore, si acquistano cibi in scatola e surgelati. Proprio per adeguarsi a questo scenario nel corso del 2012 Conad Adriatico ha sviluppato 256 iniziative promozionali, con un’incidenza del 29 per cento sul fatturato e un risparmio per i clienti di 103,9 milioni di euro, 63,9 dei quali in Abruzzo e in Molise. Questi alcuni dei dati forniti stamani a Pescara dai vertici della cooperativa. In Abruzzo, e’ stato detto, il 2012 si e’ chiuso con un fatturato di 475,3 milioni di euro, in crescita del 5,6 per cento rispetto al 2011, realizzato con 129 punti vendita per una superficie complessiva di vendita di 91.888 mq. In regione la cooperativa opera con 111 imprenditori associati e 1.949 collaboratori, 79 in piu’ rispetto al 2011. Con 9 aperture Conad Adriatico ha consolidato la propria leadership in regione, e nel corso del 2013 annuncia che aprira’ in Abruzzo 5 punti vendita per 4.950 mq e creera’ 106 nuovi posti di lavoro per un fatturato stimato in crescita di 22,5 milioni di euro.