Collelongo. Quelle famose foto di Angelini a Collelongo con i soldi e le mele potrebbero scagionare Del Turco da ogni accusa. “Le foto della presunta dazione da parte di Angelini a Del Turco, non sono state scattate il 2 novembre 2007, come sostiene l’accusa, ma in un periodo che va dal 16 giugno 2006 al novembre 2006”. E’ infatti questo il passaggio chiave di Giacomo Gloria, chiamato, oggi, a testimoniare, in qualita’ di consulente, dalla difesa dell’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco al processo su presunte tangenti nel mondo della sanita’ abruzzese. Il perito per sostenere la sua tesi ha analizzato la memory card della macchinetta utilizzata analizzando le immagini presenti e quelle recuperate. Nello specifico ha evidenziato che prima delle foto relative alla presunta dazione del 2 novembre 2007 c’ e’ una foto che ritrae una delle segretarie di Angelini che legge un quotidiano del 16 giugno 2006. Dopo le immagini dei soldi e delle mele ci sono invece foto relative a lavori effettuati a Villa Pini che, stando alle indagini difensive, sono stati terminati a novembre 2006. Il consulente, dopo aver sottolineato che la macchinetta ha una numerazione progressiva che non puo’ essere modificata, ha concluso che le foto nel mirino dell’accusa non sono compatibili con la data del 2 novembre 2007. In aula il pm Giampiero Di Florio ha evidenziato che “c’e’ una data certa” , vale a dire quella del 5 novembre 2007, data di accesso alla memoria della macchinetta. Per il consulente di Del Turco potrebbe trattarsi della data in cui sono state cancellate le foto che non si vedono.
Il consulente ha analizzato nella memoria della macchina fotografica una comunissima Panasonic Dmc-Fz25 tutte le foto. Ci sono 132 foto, quasi tutte leggibili, tranne qualcuna sovrascritta. Ogni scatto ha un nome e una numerazione progressiva, assegnato in automatico proprio dalla stessa macchina e non modificabile se non lasciando una traccia. Dunque, le 132 foto sono tutte consequenziali e non sono state manomesse.
Le prime ottanta non hanno una grande valore processuale. Ci sono ritratte delle belle auto, di cui Angelini amava circondarsi. Solo una può dirsi importante: vi si vede una signora, una collaboratrice dell’imprenditore, che legge un giornale. Il quotidiano porta la data del 16 giugno 2006. La foto, la numero 48, è rilevante perché permette di stabilire con certezza una data di partenza. La macchina fotografica è stata usata sicuramente per la prima volta dopo quel giorno. Ma quando è stata usata dopo? Secondo Angelini, gli scatti successivi, da 82 a 95, quelli della presunta tangente, porterebbero la data del 2 novembre 2007. Cioè un anno e mezzo dopo. E queste foto hanno elementi che consentono una datazione? No, ma le successive sì. Perché, nonostante dalla macchina fotografica qualcuno le abbia cancellate, ci sono degli scatti rimasti in memoria successivi a quelli della probabile mazzetta. Sono quelli che vanno da 96 a 132. Recuperati dallo stesso tecnico della procura ma non utilizzati dai magistrati. Ritraggono una piccola frana dovuta a una rottura di condotta presso la zona dei depuratori di Villa Pini, la clinica più grande posseduta da Angelini (oggi all’asta), e alcuni lavori di manutenzione.
Sarebbero stati fatti tra settembre e novembre 2006. La difesa, guidata dall’avvocato Giandomenico Caiazza, ne è certa. Tanto che sul banco dei testimoni ha chiamato il proprietario della società, Filippo Colanzi, e l’architetto che diresse i lavori, Fabio Pacillo, a confermare il tutto con fatture e bolle alla mano.
Nel corso dell’udienza il tribunale, su richiesta della difesa, ha anche disposto l’acquisizione dei tabulati telepass dal primo gennaio 2006 al 31 dicembre 2007 delle auto dell’ex governatore e dell’ex proprietario di Villa Pini. Il processo di oggi e’ stato caratterizzato da diversi e vivaci scambi di battute tra Angelini e la difesa di Del Turco.