Celano. Sulla vicenda della controversia tra Comune di Celano, che richiede il pagamento di fondi arretrati, e Consorzio acquedottistico marsicano interviene Gianvincenzo Sforza responsabile del Comitato che chiedela restituzione di quanto dovuto. “Nel leggere alcune dichiarazioni, che sembrano emerse durante una non meglio precisata assemblea del Cam, si cerca di tirare in ballo ditte fornitrici del Cam che hanno avuto rapporti con l’Ente. Se il tentativo, abbastanza malcelato da parte di qualcuno, è di intimorire il Comitato cittadino “A tutela di Celano- Acqua Nostra” e il suo fondatore Gianvincenzo Sforza, stia pur tranquillo che la linea di condotta non si sposterà di una virgola e chi ha rivolto accuse del tutto fantasiose ne risponderà davanti alla legge. Gianvincenzo Sforza non è titolare di nessuna ditta iscritta al registro fornitori del Cam. Chi è iscritto è la Computer Labs, riconducibile a membri della sua famiglia che hanno agito sempre con correttezza e onestà. La Computer Labs, al pari di tanti altri Enti comunali, provinciali e statali, ha fornito materiale al Cam nel corso degli ultimi anni procedendo, come indicato dal Cam stesso e dai suoi regolamenti, rispondendo su invito ad aste per la fornitura di beni alle quali hanno sempre partecipato più soggetti concorrenti tra loro. Il Cam, come è giusto che sia verso i fornitori, ha sempre corrisposto il pagamento del dovuto alla Computer labse questo non è certo un favoritismo né verso la Computer Labs, né verso altri, ma un dovere verso coloro che, giustamente, hanno fornito all’Ente materiali e servizi. Se qualche dirigente o qualche sindacalista che ha proferito illazioni è a conoscenza che la Computer Labs ha agito contravvenendo alle leggi è invitato a sporgere regolare denuncia alle autorità competenti alle quali saranno fornite tutte le fatture (regolarmente iscritte nella contabilità) e i documenti delle aste a cui la Computer Labs ha partecipato e vinto. Intanto per tutelare il buon nome della Computer Labs oggi stesso i titolari inoltreranno denuncia contro alcuni dipendenti del Cam che hanno proferito teoremi e congetture verso l’Azienda stessa. Per ciò che attiene al Comitato “A tutela di Celano- Acqua Nostra”,(ai cui membri è stato detto direttamente o in assemblea dal primo momento che la ditta del figlio del suo fondatore è stato fornitore del Cam proprio per evitare che l’Ente usasse questa informazione distorcendola a suo vantaggio per minarne l’integrità morale) le iniziative andranno avanti come programmato e non coinvolgono, non è mai stato così, le maestranze alle quali va, oltre alla raccomandazione di non farsi strumentalizzare, il ringraziamento per il lavoro che svolgono sul territorio in condizioni di oggettiva difficoltà in cui versa l’Ente non certo per colpa loro”.