Tagliacozzo. Colpo di scena all’ospedale di Tagliacozzo. La sentenza del Tar, che ha obbligato la Asl a ripristinare tutti i servizi del pronto soccorso notte e giorno, non sarebbe stata applicata dalla Asl. Ora la situazione potrebbe diventare incandescente visto che si tratterebbe, se la situazione fosse confermata, di una violazione di carattere penale. Non è chiaro come mai, fino a oggi, né il Comune, né il comitato civico, né l’opposizione consiliare abbiano preso atto della situazione e avviato procedimenti e segnalazioni all’autorità competenti sulla presunta violazione. A far scoppiare il caso è stata la disavventura capitata a una paziente arrivata di notte al “pronto soccorso” dell’ospedale Umberto I. La donna aveva subito un trauma articolare ed è stata trasferita all’ospedale di Avezzano perché non era possibile sottoporla a radiografia. Alla fine è stata costretta a tornare a Tagliacozzo dopo quattro dove il medico ha visto il referto di Avezzano stabilendo il da farsi. Il pronto soccorso dell’ospedale, secondo la sentenza esecutiva, deve disporre 24 ore al giorno di un chirurgo, un anestesista, un cardiologo, un radiologo e un ortopedico immediatamente reperibili, con tutti i connessi servizi di diagnostica strumentale e di analisi di laboratorio avendo a disposizione almeno quattro posti letto per l’osservazione breve. Il Comune e il comitato civico avevano garantito di vigilare sulla questione. Ora sono in corso accertamenti sulla questione. Sembra che il servizio notturno non sia ancora attivo e che i medici non sono stati riassegnati all’ospedale di Tagliacozzo.