Avezzano. Dovevano essere in tanti a rappresentare la Marsica in parlamento. Uomini e donne di centrodestra e centrosinistra che avrebbero portato i problemi di questo territorio sui banchi di Camera e Senato. E invece alla fine non hanno superato la grande prova delle urne e sono tornati tutti a casa tranne uno: Filippo Piccone. Il senatore e sindaco di Celano è stato promosso dal suo elettorato che lo ha fatto passare da Palazzo Madama a Montecitorio. Lui che pensava di poter raddoppiare la presenza alla Camera dei marsicani portando con sè il suo delfino, Massimo Verrecchia, è stato però buggerato da una legge elettorale che in queste ore sta dando filo da torcere a tutti. Il coordinatore provinciale del Pdl così è rimasto fuori per un soffio, meno dello 0,5 per cento, ed è tornato ad occuparsi dei problemi di un partito che seppur ha trionfato in Abruzzo ha diverse battaglie interne da risolvere. Anche dall’altra parte la Marsica è rimasta a bocca asciutta. La quotatissima Paola Concia, eletta nella passata tornata elettorale in puglia, non è riuscita a conquistare il seggio al Senato. Icona e orgoglio gay, avezzanese, aveva annunciato che si sarebbe dedicata al territorio della Marsica se fosse stata eletta. Invece non è riuscita nell’intento. Non è andata meglio ai consiglieri regionali in campo. Daniela Stati, ex assessore regionale alla Protezione Civile, candidata con Futuro e libertà non ce l’ha fatta. Pur avendo tenuto sui suoi feudi non è riuscita a portare a Fini i voti necessari per salire in parlamento. Non è andata meglio ai candidati marsicani del Partito democratico scelti precedentemente attraverso le elezioni primarie. Il vice presidente del consiglio Regionale, Giovanni D’Amico, posizionato al decimo posto non é riuscito a salire a Montecitorio come anche la segretaria del circolo del Pd Lorenza Panei. Niente di fatto anche per Gino Milano, consigliere regionale, candidato con il Centro democratico di Tabacci, per Valeria Ferragalli, già candidata alla carica di primo cittadino della città, in corsa alla camera per Sinistra ecologia e libertà e per Tiziano Genovesi, numero 11 nella lista de La Destra di Storace. Ancora una volta la Marsica ha dato il suo contributo per una battaglia che stando ai numeri non è stata vinta da nessuno. Sarà quindi il futuro onorevole Piccone a dover portare a Roma il carico dei problemi di una terra che continua a impoverirsi giorno dopo giorno.