Luco dei Marsi. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro e confisca del bar “BLACK OUT” che, nell’arco temporale di un anno, per specifici episodi ivi avvenuti aveva già subito ben quattro provvedimenti di sospensione della licenza. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – di L’Aquila, presieduto dal Giuseppe Romano Gargarella sulla scorta di una puntuale proposta avanzata dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Guido Cocco. Nello specifico, è stata applicata una norma prevista dal “Codice delle Leggi Antimafia”, che solo da circa due anni è entrato in vigore. In pratica, è stata disposta una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti dei titolari del bar in argomento, con l’alienazione e la chiusura dell’esercizio commerciale. Contestualmente, nei confronti della intestataria della licenza è stata, altresì, disposta la misura di prevenzione personale della “sorveglianza speciale, per anni cinque, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza”. Quest’ultima misura era stata già applicata al convivente della donna, di origine marocchina, attualmente detenuto. Le indagini patrimoniali che hanno portato alla proposta di sequestro beni sono state sviluppate dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “EMPTY DEN” che lo scorso mese di settembre 2012 aveva permesso di disarticolare una articolata “rete” di spaccio di sostanze stupefacenti, ad opera, prevalentemente, di cittadini extracomunitari di origine marocchina operante in Luco dei Marsi e in altri centri della “Marsica”. A seguito del sequestro è stato nominato un amministratore giudiziario che dovrà procedere a tutte le incombenze per addivenire alla confisca definitiva del bene sequestrato che, in tal modo, entra nella disponibilità dello Stato.