Avezzano. All’indomani del voto interviene Stefania Pezzopane (Pd), eletta al Senato, e ringrazia gli elettori, soprattutto quelli aquilani. “Vorrei ringraziare innanzitutto gli elettori abruzzesi, che si sono stretti attorno a me e al mio partito. Speravamo in un risultato migliore, ma prendiamo atto del messaggio che gli elettori ci hanno voluto dare. Mi conforta soprattutto il risultato dell’Aquila, la mia città, dove il PD si riconferma primo partito e vince il centrosinistra. Al Senato, infatti, il PD si attesta al 31%, sette punti percentuali in più rispetto al dato regionale e provinciale. Mentre alla Camera è al 27%, con una differenza di cinque punti in più.
Un messaggio forte, confortante, che ci ripaga del lavoro svolto non solo durante questa campagna elettorale, ma in questi anni. Dove si lavora bene e c’è un contatto diretto con i cittadini, dove la campagna elettorale viene fatta porta a porta, al fianco della gente, raccogliamo buoni frutti.
Un risultato indubbiamente brillante, ma che ci soddisfa solo parzialmente, rispetto alle aspettative. Non altrettanto confortanti sono i dati regionale e nazionale.
Ora è necessario un forte bagno di umiltà. Bisognerà interrogarsi sulle motivazioni di questa forte emorragia di voti e della crisi dei partiti tradizionali.
Credo che ci abbiano penalizzato le scelte fatte a livello nazionale. Il sostegno che il PD ha dato al governo Monti è stato vissuto male nel profondo del nostro popolo. Sono stati sottovalutati troppo i temi riguardanti il rinnovamento della politica, lo scadimento morale, la corruzione, i costi della politica. Non ha giocato a nostro favore neanche la cinica campagna elettorale di Berlusconi, che dopo aver portato il Paese sulla soglia di una catastrofe economica, con le sue proposte scioccanti ha di nuovo illuso gli italiani, parlando alla pancia della gente e recuperandone i consensi.
Gli abruzzesi che ci hanno sostenuto, e non solo quelli, possono star certi: porterò al Parlamento l’Abruzzo, concentrandomi su tutti i temi di cui ho parlato durante la campagna elettorale. Lavoro, ricostruzione, emergenza sociale ed economica e nuova politica”.