Capistrello. E’ iniziato ieri il processo che dovrà far luce sulla vicenda giudiziaria sui fondi della Margherita che sarebbero stati sottratti impropriamente dall’ex tesoriere Luigi Lusi. Il senatore, che è agli arresti domiciliari dal giugno scorso e da settembre si trova nel convento della Madonna dei Bisognosi di Pereto, è comparso per la prima volta davanti ai giudici. In silenzio, con una bibbia francescana sul banco, Lusi, accompagnato dagli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, ha ascoltato le accuse a suo carico in primis quella di aver preso dalle casse del partito che faceva capo a Francesco Rutelli 25milioni di euro. Nel processo, in cui Lusi dovrà rispondere anche del reato di calunnia per aver accusato Rutelli di conoscere i movimenti finanziari che lui stesso faceva su indicazione del partito, l’ex leader della Margherita si è costituito parte civile insieme al partito. Nell’aula del tribunale di Roma sono comparsi anche i commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio e la segretaria Diana Ferri accusati di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Per Gianna Petricone, moglie dell’ex senatore Lusi, è stato invece accordato il patteggiato la pena davanti al gup a un anno di reclusione. Al termine dell’udienza l’ex tesoriere della Margherita è tornato a Pereto dove resta agli arresti domiciliari cautelativi.