Avezzano. Si è svolta nella bellissima cornice della Sala Consiliare del Comune di Avezzano la giornata formativa – Seminari di Studio anno 2013 rivolta agli amministratori comunali. La tematica di questo evento organizzato dal Comune è stato l”’Ordinamento degli Enti locali” . Ad aprire i lavori è stato il Sindaco di Avezzano Dott. Giovanni di Pangrazio, il quale ha introdotto l’argomento ponendo l’attenzione sugli effetti pratici degli aspetti applicativi delle norme, i quali meccanismi sono fonte di lentezza burocratica e diffcolta’ per gli organi di governo locali. Relatore è stato il Paolo Caracciolo, Segretario Generale ed affermato esperto in materia di Enti locali. Una materia molto vasta, quella relativa all’ordinamento degli enti locali, che è di particolare attualità e motivo di confronto specialmente nel difficile periodo che tutti i Comuni stanno vivendo. Caracciolo ha focalizzato nei dettagli moltissimi aspetti rilevanti per la vita dell’Ente locale, ma soprattutto per chi è chiamato ad amministrare la citta’. Sicuramente quello che si percepisce al giorno d’oggi è la necessita’ di individuare candidati, o squadre di governo al passo con i tempi, vicine ai cittadini, puntando sulla competenza e dedizione e sui ruoli che la legge attribuisce alla figura dell’amministratore locale. “In Francia – ha spiegato Caracciolo – tra i requisiti di base per potersi candidare al consiglio Comunale di una qualsiasi città c’è la frequenza ad un corso intensivo della durata di tre mesi con esame finale”. Una modalità che contribuisce ad offrire una classe dirigente mirata e specializzata. Quello su cui infatti dobbiamo soffermarci a riflettere è proprio il concetto sul ruolo dell’amministratore comunale, in tutte le sue forme. Il particolare momento impone forti riflessioni sulle persone alle quali si possa affidare la gestione ed il destino di una città. Il dott. Caracciolo, ha spiegato come le autonomie locali siano riconosciute fortemente dalla Costituzione Italiana con particolare riferimento all’art. 5. La giornata formativa ha poi trattato uno degli argomenti fondanti nella vita dell’Ente locale: lo statuto. Va infatti considerata la particolare valenza costituzionale dello strumento “Statuto Comunale”, la cui stesura e adozione rientra nella logica del diritto-dovere di poter/dover disciplinare l’ordinamento del proprio Ente adattandone i contenuti in base al tessuto sociale, economico e culturale, caratteristiche demografiche ed esigenze riscontrate e riscontrabili. Occorre infatti procedere ad una rivisitazione degli Statuti, che nella maggior parte dei casi risultano adottati anni or sono, e sui quali sono state adottate modifiche al bisogno. L’ attualizzazione degli Statuti, fermo restando il rispetto delle leggi nazionali, è una prerogativa che deve essere esercitata nell’interesse della città e dei cittadini. Comporta sicuramente un grande lavoro, ma oggi piu’ che mai la consapevolezza del ruolo di amministratore comporta un ragionamento serio, sul ruolo e sulle modalità con cui si intende portare avanti un mandato. I tempi che stiamo vivendo non consentono piu’ agli enti locali di potersi permettere amministratori da salotto, o da capannello in piazza, ma gente che lavora, studia le normative,. Serve competenza e dedizione, studio e riservare tempo ed energie per il ruolo che si è scelto di ricoprire. Il dott. Caracciolo, ha anche focalizzato l’importanza di uno strumento di pianificazione e di programmazione che forse viene sottovalutato e che invece costituisce l’elemento fondante di una amministrazione comunale: il Programma di mandato o Indirizzi generali di governo. Da ciò parte infatti un filo conduttore relativo alle decisioni e all’azione che gli organi istituzionali intendono portare avanti. Pertanto non ci si può piu’ accontentare di programmi presentati con l’ausilio del “copia incolla” da internet ma i cittadini devono pretendere programmi adattati fortemente alle esigenze della realta’ locale, e che contengano soprattutto tutti gli aspetti di cui una città oggi possa aver bisogno. Né, oggigiorno si può consentire che squadre di governo si presentino con programmi di mandato con scelte politicizzate piu’ rispondenti ai partiti che alle effettive necessità di programmazione e di sviluppo necessarie all’Ente da amministrare. Oggi il programma dovrebbe essere stilato direttamente dalla gente…che necessariamente dovra’ diventare protagonista delle proprie scelte, e solo con l’ adozione di meccanismi innovativi di forte partecipazione popolare è possibile raggiungere determinati obiettivi che poi impegnano inesorabilmente l’amministratore nell’esercizio e nella responsabilita’ del suo mandato. La relazione del dott. Caracciolo ha poi toccato altri argomenti importantissimi, tra i quali l’autotutela, l’ annullamento degli atti pubblici, il Piano Triennale anticorruzione, e tanti altri nuovi aspetti normativi. Daniele Imperiale