Capistrello. “Nonostante abbiamo provato a tenere duro, alla fine ci siamo dovuti arrendere, di fronte alla burocrazia e
all’inefficienza degli uffici comunali del Comune di Capistrello che, ai continui ritardi nei pagamenti ora sommano il mancato pagamento di quanto ci spetta per il lavoro svolto”. Inizia così la lettera del presidente della Lybra, Augusto Bisegna, un’ impresa cooperativa di tipo B nata a Capistrello nel 2011 e operante nel settore del sociale. “Sono circa due mesi che non riceviamo più pagamenti per il lavoro di manutenzione e pulizia che la cooperativa svolge nel territorio comunale – continua il Presidente – fino ad oggi siamo riusciti a pagare le due mensilità arretrate solo grazie alle altre attività che la cooperativa svolge. Da questo mese rendiamo noto ai cittadini che sospenderemo tutte le attività, escluse le opere di volontariato, legate al servizio di manutenzione nel Comune di Capistrello fino a che non ci saranno state corrisposte le mensilità spettanti”. La cooperativa, presta tra le altre attività, il lavoro di manutenzione del verde pubblico e di pulizia urbana a seguito dell’approvazione nel 2011 di un progetto triennale di reinserimento lavorativo da parte del Comune che ha permesso l’ impiego di quattro soci lavoratori. Un’importante risposta alla dilagante crisi occupazionale e sociale nonché un utile servizio di decoro urbano molto apprezzato dalla popolazione. “Ci
vediamo costretti a tale soluzione perché – continua la lettera aperta del Presidente – i continui e pretestuosi ritardi dei pagamenti nell’ultimo anno e i mancati pagamenti delle ultime mensilità arretrate rischiano di compromettere irrimediabilmente la tenuta dei conti della cooperativa che per i servizi svolti riceve cifre irrisorie (circa 3200 euro al mese) ma fondamentali per il pagamento degli stipendi e delle spese correnti. Da due mesi quando ci rechiamo, quasi quotidianamente negli uffici comunali per avere risposte sul perché dei ritardi le responsabilità vengono rimbalzate da un ufficio all’altro, adducendo ora uno scusa ora un’altra. La nostra cooperativa nel corso dell’ultimo anno e mezzo ha saputo farsi apprezzare dai cittadini di Capistrello per la professionalità e per il lavoro svolto, abbiamo avviato diversi progetti con i servizi sociali, con altre cooperative e svolto molti lavori in completa gratuità convinti del nostro ruolo sociale. Scriviamo questa lettera perché molti cittadini di Capistrello ci chiedono come mai non siamo più per le strade del paese, ma anche perché, al di la delle azioni legali che valuteremo se avviare o meno per far valere i nostri diritti, riteniamo che sia necessario scuotere le coscienze rispetto al tema del pagamento delle pubbliche amministrazioni, un tema che coinvolge tante piccole imprese e commercianti. Le pubbliche amministrazioni
hanno in questo le loro responsabilità e possono svolgere in questa fase un ruolo fondamentale a patto che si calino nella quotidianità. Mi piacerebbe sapere se quelle persone che lavorano negli uffici e che determinano tali inspiegabili ritardi, non ricevessero lo stipendio per un mese o due cosa farebbero?”.