L’Aquila. “Il Ministro Profumo, a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato tecnico, ha presentato una bozza di decreto attuativo sul diritto allo studio derivante dalla riforma Gelmini in cui si decide la morte definitiva dei sussidi agli universitari” Così Andrea Fidanza, responsabile università della segreteria regionale del PD Abruzzo, commenta la notizia che da qualche ora sta mobilitando gli inquilini delle case dello studente di tutta Italia. “Un decreto ridicolo anche agli occhi di un bambino -continua Fidanza- che alza l’ asticella dei crediti formativi da raggiungere ogni anno e contemporaneamente abbassa la soglia massima di reddito ISEE. Il tutto accompagnato da ulteriori tagli e da variazioni in base alla Regione di appartenenza (il nord risulta favorito) e dalla storia dell’ università (i piccoli atenei vengono penalizzati). L’ Abruzzo pur essendo al centro dell’ Italia è considerata dal Ministro come la prima regione del sud in cui la soglia massima di ISEE per fare domanda di borsa di studio risulta la più bassa d’ Italia: 14mila euro. Ciò provocherà un esodo degli studenti verso le Regioni limitrofe e un drastico calo d’ iscritti negli atenei aquilano, teramano e teatino. E lo scandalo diventa paradosso se si pensa che Chiodi ha raddoppiato la tassa universitaria regionale per il DSU. Il risultato? Mentre Francia, Germania e Spagna investono annualmente più di 2 miliardi di euro per pemettere ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, una formazione adeguata, in Italia gli universitari, con un investimento di soli 150 milioni di euro annui, pur pagando tasse più alte vedono definitivamente sparire anche solo la speranza di richiedere un contributo economico per studiare”. Lo scorso lunedì i gruppi UDU e RuN, facendo mancare il numero legale in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, hanno di fatto bloccato l’ iter del decreto “ma il Ministro, in accordo con Comunicazione e Liberazione e con Azione Universitaria continua il suo colpo di mano. Oggi tutti gli assessori regionali con delega al DSU si incontreranno per preparare la Conferenza Stato Regioni in programma per domani in cui dovranno esprimersi sul decreto taglia borse di studio. Invito il Presidente Chiodi e l’ Assessore Gatti -conclude l’ esponente del PD- ad opporsi, dare parere negativo e votare contro cercando di difendere l’ Abruzzo. In tal modo potrebbero finalmente per la prima volta dimostrare di non considerare la cultura come un privilegio per poche elite”.