Avezzano. Il consigliere regionale Gino Milano interviene sul depauperamento dell’ospedale di Avezzano che in questi giorni è stato al centro di numerosi interventi. “Puntualmente all’appuntamento delle elezioni politiche ricompaiono gli smemorati che sorpresi dei disastri sociali che hanno causato, nascondono la mano colpevole e cercano di addebitare ad altri ( chi sono?) le proprie responsabilità”, ha spiegato Milano, “stavolta è il nuovo caso che esplode all’ospedale di Avezzano dove il dottor Walter Di Bastiano e il consigliere dì opposizione del Comune di Avezzano Filomeno Babbo chiedono al Presidente Chiodi e al Direttore Generale di realizzare una quarta unità operativa di radiodiagnostica nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per evitare che il servizio nell’ospedale venga impoverito con la perdita di un valido professionista come il dottor Giovanni Passalacqua, che potrebbe trasferirsi a Pescara. Era ormai tempo che il consigliere regionale Di Bastiano dicesse pubblicamente al Commissario alla Sanità Gianni Chiodi – espressione del suo stesso partito politico – che per risanare i conti della sanità della Regione Abruzzo ha depauperato la Marsica di interi ospedali e quello di Avezzano di Unità Operative Complesse. Siamo felici di questa resipiscenza, ma vorremmo che si utilizzassero le proprie vicinanze politiche per riconvertire le strutture in modelli sanitari efficaci ed efficienti dal momento che il Governo regionale ha lasciato aperto un cantiere di riforme strutturali e di annunci innovativi per la sanità abruzzese. Basta con gli interventi propagandistici sui giornali di chi, all’interno della maggioranza di Governo regionale, si stupisce dei concorsi espletati a svantaggio dell’Ospedale di Avezzano, dove il personale è ai minimi termini, con oncologia dimezzata, neurologia che non aprirà più, cardiologia a rischio, maternità che smista in altre strutture i pazienti, macchinari non abbastanza potenti per diagnosi di SLA, Dentascan abbandonati e interi locali di chirurgia inaugurati in pompa magna e mai utilizzati. Populismo, che pretende ancora l’anello al naso dei cittadini! Occorrerebbe davvero un defibrillatore: ma nemmeno quello, forse, c’è più; in compenso sono stati riconfermati i responsabili di tale inefficienza”.