Avezzano. Un’indesiderata corrispondenza è stata recapitata ai piccoli e medi imprenditori subito dopo le vacanze natalizie. E la sorpresa non è stata delle migliori. A portare le amare lettere non è stato un Babbo Natale ritardatario ma l’Agenzia delle Entrate che richiedeva ai titolari delle aziende del territorio i tributi sospesi dopo il sisma del 6 aprile 2009. Uno strano scherzo che sta costando caro agli imprenditori. Le bollette pazze, infatti, si riferiscono ai versamenti Irap, Irpef e Iva rateizzati subito dopo il terremoto del 2009. L’arrivo di queste cartelle sta mandando in tilt i proprietari delle aziende che ora stanno cercando di mettere insieme i documenti per chiarire la loro posizione con l’Agenzia delle Entrate. Si teme infatti di poter incorrere in ulteriori sanzioni se entro trenta giorni dal 2 gennaio non si precisa di aver pagato il dovuto allo Stato. La Confcommercio, tramite il vice presidente provinciale Domenico Venditti, ha lanciato un Sos all’Agenzia delle Entrate per far in modo che la situazione venga chiarita al più presto. “Le aziende marsicane come quelle di tutta la Provincia hanno subito dei danni non solo strutturali ma anche economici dopo il sisma del 6 aprile 2009”, ha precisato Venditti, “nonostante la crisi alcune si stanno risollevando e stanno continuando a camminare. Episodi come questi creano solo disagi perché le aziende sono costrette a perdere giorni di lavoro per trovare la documentazione e consegnarla agli uffici preposti dopo si sono verificate già numerose code”.