Avezzano. Arrivano al Teatro dei Marsi, venerdì 11 gennaio alle 21, “A gospel christmas” con i Chicago high spirit con le voci di Desiree Mohamaad, Glenda Joy Garrison , Orlando Johnson , Charles Cannon e al pianoforte David Pistoni. I cantanti che compongono il Chicago gospel group sono ereditieri del gruppo Singers degli anni del dopoguerra. Il gruppo ci conduce all’essenza della musica Spiritual e Gospel Song con una potenza ed una forza di persuasione ineguagliabili. Espressione diretta dell’anima, della fede uscita dalla sofferenza di una razza, il Negro Spiritual e la sua forma più contemporanea, il Gospel Song, sono sia il frutto del lavoro che dell’istinto degli interpreti. All’interiorizzazione austera di un monologo segue lo scatenarsi ritmico ed irresistibile del gruppo che coinvolge la partecipazione di tutto l’auditorio. I cantanti hanno delle voci sontuose dagli accenti ora rauchi ora soavi e con la loro interpretazione trasmettono il loro profondo messaggio e coinvolgono anche lo spettatore meno attento. I Chigago Group hanno un ruolo importante nella musica religiosa negro-americana. Conoscono il linguaggio del vecchio spiritual come pure quello più moderno del gospel song. Essi brillano per la varietà, per la diversità del repertorio e dell’esecuzione e nulla resiste alla bellezza della loro arte. La composizione del gruppo corrisponde alla composizione-tipo della maggioranza dei gruppi di Gospel Song. Essi si distinguono per la loro superba armonia, per la loro grande coesione e per la loro potenza vocale. Il costante impegno dei componenti è alla base dei successi ottenuti in tutto il mondo; hanno collaborato con solisti di fama internazionale come Ramazzotti, Bocelli, Zucchero, Crawford, Amii Stewart, Ricciarelli. Importanti le loro partecipazioni al Concerto in Vaticano per il Papa in Mondovisione nel 1995 ed al Giubileo degli artisti sempre in Sala Paolo VI (Sala Nervi). Alcuni amici si incontrano una sera, ciascuno con la propria carriera musicale gia’ avviata da tempo. La conversazione come e’ logico che capitasse, verte. sulla musica e le diverse esperienze che ognuno nelle varie tournèe ha avuto con il pubblico nei luoghi dove si e’esibito .. Tutti gli artisti hanno dei brani “Spiritual” inseriti nei loro concerti e tutti hanno notato una particolare reazione da parte degli ascoltatori quando questi brani vengono eseguiti nonostante non ne comprendano il significato, non conoscendo la lingua. E’ come se si fosse qualcosa in quelle canzoni che avvicina maggiormente la gente di ogni età e la emoziona particolarmente. Allora come si può far capire di piu’ e aggiungere qualcosa alla già alta spiritualità di quella musica senza fare una traduzione e come trovare un modo per far conoscere il “background” culturale degli spirituals e della musica gospel senza tenere un corso didattico? E’ questo lo scopo che il gruppo “HIGH SPIRITS” vuole raggiungere durante il concerto. Usando lo strumento a loro più consono, la musica, i cantanti invitano lo spettatore a seguirli mentre percorrono lo sviluppo storico di questo genere musicale; non solo, ma le canzoni scelte rappresentano ciascuna un momento particolare nel passaggio attraverso la cultura afroamericana e la sua musica. Le origini della musica blues, soul e jazz sono tutte qui. Ogni canzone e’ quindi una celebrazione dena vita passata e presente, un’elevazione dello spirito.