Avezzano. Danilo Sacco, 47 anni, gli ultimi diciannove trascorsi in tournée come voce solista dei Nomadi si racconta in un incontro al Comune di Avezzano, accolto dall’assessore alla Cultura Eliseo Palmieri in vista dello spettacolo di stasera al teatro dei Marsi. Il suo nuovo lavoro si intitola “Un altro me” e svela la sua vera identità trovata forse soprattutto dopo la brutta esperienza di un infarto. Ha poi parlato del suo libro, come polvere nel vento. È il 1993 quando Danilo Sacco, cantante della piccola band La Comitiva Brambilla, accetta una folle sfida: diventare la nuova voce dei Nomadi, a un anno dalla scomparsa del leggendario Augusto Daolio. Iniziava così la seconda vita del gruppo, coronata di grandi successi e centinaia di concerti l’anno in tutta Italia. Poi, nel 2009, un infarto rallenta la corsa di Danilo. “Dicono che dopo un colpo così si può reagire in due modi: morendo un po’ ogni giorno per il terrore che ricapiti, oppure sentendoti un miracolato, uno che ha avuto il dono di rinascere.” È quello che succede a lui: dopo pochi mesi Danilo è già sul palco, ripartito a testa bassa a macinare chilometri e note. Ma non tutto è tornato come prima. “Avevo avuto paura. Chi dice: ‘Non ho paura di morire’ lo fa perché non si è mai trovato faccia a faccia con la fine. Quel momento io l’ho vissuto e ho avuto il terrore di andare via lasciando la mia esistenza un’opera incompiuta. Questo pensiero mi ossessionava.” È una consapevolezza dura quella che matura dentro Danilo, fino ad esplodere nella clamorosa decisione di lasciare il gruppo e riappropriarsi di spazi e tempi di una vita che era stato a un passo dal perdere. Ma si sa, le cose e le persone trovano sempre il modo di sorprenderti e, proprio quando credeva di aver raggiunto la pace nel proprio ritiro, Danilo scopre che la musica, per lui, non è ancora finita. Sta continuando a chiamarlo e il suo cuore adesso è pronto per rispondere all’appello. È tempo di sperimentare la carriera da solista. Oggi Danilo Kakuen Sacco ha voltato pagina. Il futuro è ancora tutto da scrivere.