Tagliacozzo. Sequestri nella Marsica nell’ambito dell’operazione anti-camorra “Fulcro”. Le indagini della Direzione investigativa antimafia hanno portato, insieme a Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri a notificare decine di misure cautelari tra Napoli, Milano, Bergamo, Brescia, Bologna, Roma, Chieti, L’Aquila, Catanzaro e le altre quattro province campane. Nel mirino il clan Fabbrocino, attivo nella zona vesuviana, che con questa indagine della Direzione distrettuale antimafia viene duramente colpito. Sequestri sono stati notificati anche a Tagliacozzo dove sono stati riciclati, secondo l’accusa, fondi per l’acquisto di immobili a cui sono stati apposti sigilli.
L’inchiesta della Dia ha portato alla notifica di 28 misure cautelari in tutta Italia e ha consentito di accertare il riciclaggio di capitali del clan Fabbrocino in sette regioni, dalla Lombardia alla Calabria, oltre alla Campania, estorsioni nei pubblici appalti, compresi quelli della raccolta rifiuti, o la turbativa d’asta e anche il voto di scambio. La Direzione investigativa antimafia di Napoli, nell’ambito dell’operazione ‘Fulcro’, che ha portato all’arresto di persone legate al clan Fabbrocino e componenti della cosca, tra cui il cugino del boss e omonimo, Mario Fabbrocino, sta eseguendo sequestro d’urgenza di beni intestati a prestanome e riconducibili ad esponenti del clan per un totale di 120 milioni di euro. Si tratta di attività economiche, ma anche di immobili.