Tagliacozzo. Stavolta non potranno esserci scuse, appelli o ricorsi. Il pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo dovrà disporre 24 ore al giorno di un chirurgo, un anestesista, un cardiologo, un radiologo e un ortopedico immediatamente reperibili, con tutti i connessi servizi di diagnostica strumentale e di analisi di laboratorio avendo a disposizione almeno quattro posti letto per l’osservazione breve. Se qualcosa dovesse andare storto o qualche medico non si dovesse presentare in tempo creando rischi per un paziente potrebbe scattare la denuncia penale. La decisione arriva dal Tar dell’Aquila che mette la parola fine a una vicenda durata anni, simbolo dei tagli alla Sanità in Abruzzo. Tutto ciò dovrà avvenire entro 20 giorni dalla notifica che avverrà domani, lunedì.
La Asl dovrà provvedere a ripristinare tutti questi servizi ed entro un mese dovrà inviare una relazione al Tar. Una relazione in cui si dimostra che tutto funziona alla perfezione come stabilito dal tribunale amministrativo. Se ciò non dovesse avvenire il rischio è quello di incorrere in pesanti reati penali. Fino a oggi, a suon di ricorsi e appelli la situazione non era mai stata chiarita. Il comitato civico a difesa dell’ospedale, guidato da Rita Tabacco, e nell’ultima fase della lotta legale anche il Comune di Tagliacozzo e il sindaco Maurizio di Marco Testa hanno tenuto duro ci hanno creduto. Alla fine la loro posizione è stata accolta dal tribunale amministrativo che ha deciso per conto della politica ciò che deve avvenire al pronto soccorso, bloccando di fatto i tentativi di tagli. Il provvedimento ora potrà ora garantire la piena funzionalità del pronto soccorso e dell’ospedale. Una decisione anomala ma storica.