Avezzano. “L’esposizione in Piazza Risorgimento e di fronte al Municipio di due pini privati delle radici e piantati nel cemento per poter essere malamente ‘trasformati’ in alberi di Natale è la prova della scarsa sensibilità che il Comune di Avezzano nutre nei confronti del nostro patrimonio ambientale, ricchezza inestimabile del territorio marsicano”. E’ quanto afferma in una nota Ercole Marchionni, esponente locale della Foresta Che Avanza, il gruppo ecologista di CasaPound Italia. Secondo Marchionni, “la scelta operata dal Comune presumibilmente allo scopo di rendere più attraente il centro cittadino per lo shopping natalizio, oltre che ingiustificabile sul piano del rispetto dell’ambiente è malriuscita sul piano estetico. Infatti – sottolinea – gli alberi, privati delle loro radici, andranno incontro a un processo di essiccazione, con il risultato che alla fine delle feste a essere esposti per le strade di Avezzano rimarranno soltanto degli scheletri spogli”.
“Questo gesto, solo apparentemente di scarso significato, dimostra – conclude il responsabile del gruppo ecologista – come la politica attuale non tenga in minimo contro il valore che gli alberi ricoprono specialmente in un’area come la nostra a forte vocazione rurale, tanto che non si esita a sacrificarne due per un’operazione di immagine peraltro mal congegnata. Appaiono lontani i tempi della Festa dell’Albero istituita da Arnaldo Mussolini, ricorrenza che La Foresta Che Avanza celebra annualmente in tutta Italia piantando simbolicamente alberi nei vari comuni d’Italia, per ricordare che un albero è molto più di un oggetto da degradare ad abbellimento dei viali cittadini, percorsi frettolosamente da una folla irretita anche in tempo di crisi dalle sirene del consumismo e privata, proprio come i due pini, delle proprie radici”.