Celano. I consiglieri del Pd di Celano intervengono sul caso Specchio. “Gli eventi degli ultimi giorni, che hanno travolto la Provincia di L’Aquila e in particolare il Direttore Generale Valter Specchio, ripropongono drammaticamente all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della cattiva amministrazione e degli affari illeciti legati ai soldi della ricostruzione post-sisma”, hanno spiegato Antonello Di Stefano, Carlo Cantelmi, Aniceto Ciaccia, Calvino Cotturone, Nazareno Tiberi e Daniele Bombacino, “emergono particolari inquietanti sulla gestione della cosa pubblica e degli oltre 50 milioni di euro gestiti dalla Provincia di L’Aquila per i lavori di messa in sicurezza delle scuole superiori di Avezzano e Sulmona. Una serie di reati in larga parte riconducibili, almeno per ora, a carico dell’ingegner Specchio che oltre a ricoprire l’incarico di Direttore Generale della Provincia, è anche Dirigente di primo Settore delle Opere Pubbliche, Direttore dei lavori di messa in sicurezza di tutti gli istituti scolastici extra cratere, Presidente della Commissione di valutazione dei progetti redatti dalle imprese per la messa in sicurezza degli istituti scolastici. Noi Consiglieri di opposizione di Celano abbiamo avuto modo di conoscere bene l’ing. Specchio in quanto già Dirigente dell’Ufficio Tecnico del nostro comune e braccio operativo dell’amministrazione guidata dal Senatore Filippo Piccone, ancora oggi sindaco di Celano. E sappiamo bene il ruolo fondamentale che ha ricoperto in molte “singolari vicende” promosse e sostenute da Sindaco-Senatore-Coordinatore Regionale PdL sul nostro territorio: dal Village Resort in località “Paduli” al mega Centro Commerciale sulla Tiburtina, dall’ampliamento del Cimitero di Celano al Parco Fotovoltaico sempre in località “Paduli”, dalle Convenzioni per i finanziamenti alla squadra di calcio al progetto dei MAP fantasma. Molte di queste vicende sono state o sono ancora oggetto di indagini da parte della magistratura. Non ultima la vicenda della ristrutturazione dell’edificio scolastico E. Fermi, sulla quale nel 2008 ha scritto testualmente la Procura: “le indagini svolte hanno certamente evidenziato una condotta “illegale” degli indagati (Piccone Filippo, Del Corvo Antonio e Specchio Valter n.d.r.), giacché i medesimi hanno dato il via ad attività edilizie su un’area ubicata nella zona R4 senza chiedere il prescritto parere all’autorità di Bacino. Tuttavia, tale “illegalità” non può essere sanzionata penalmente”. Nel 2010 il Senatore Piccone impone la candidatura del suo ex-vice Sindaco Antonio Del Corvo alla carica di presidente della Provincia e lo fa eleggere. Dopo qualche mese anche il Dirigente dell’Ufficio Tecnico e il Segretario comunale di Celano vengono catapultati in provincia. L’ing. Specchio diventa il nuovo Direttore Generale della Provincia e in molti parlano dell’occupazione dei posti chiave dell’Ente da parte di funzionari provenienti dal comune di Celano e vicinissimi a Piccone.Ora esplode clamoroso il caso dei cospicui appalti per la messa in sicurezza delle scuole di Avezzano e Sulmona e l’attenzione ci sembra tutta spostata sulle vicende delle escort e dei vizietti di Specchio. In realtà nell’inchiesta sono finiti agli arresti domiciliari anche due imprenditori; uno di questi, Giancostantino Pischedda, rappresenta l’Impresa Pellegrini di Cagliari, affidataria dei lavori del Liceo Scientifico di Avezzano, coinvolta anche nell’inchiesta della Procura di Firenze sulla “Cricca” e i lavori del “G8” in Sardegna. Riemerge con forza quella che può essere considerata la vera finalità della vicenda “Specchio”: il tentativo pianificato di mettere le mani sui soldi della ricostruzione. E allora come poteva il donnaiolo Specchio essere l’unico artefice di un affare da decine di milioni di euro? E quali responsabilità sono a carico della politica?”