Avezzano. Arriva Honour, di Joanna Murray-Smith, stasera al Teatro dei Marsi. Uno spettacolo di prosa per la regia di Franco Però, con Paola Pitagora, Roberto Alpi, Viola Graziosi ed Elvira Ciri. Un evento atteso per gli spettatori marsicani che ha ottenuto il premio Flaiano 2010 a Paola Pitagora e parla del tema più vecchio ma inesauribile, ma con profondità e intensità. Fino a quale punto l’amore può prevalere? Questo ci si chiede guardando lo spettacolo. Cosa succede quando un confortevole e pluridecennale matrimonio di classe media all’improvviso si frantuma? Quando valori e responsabilità condivise non possono più convivere? Quando si presenta la possibilità di rinnovare la propria vita, ma a spese della felicità e della sicurezza di qualcun altro? E qual è l’impatto di tutto ciò sul resto della famiglia? Murray Smith, con il suo stile essenziale e immediato arriva dritta in punta di penna al cuore di tali dinamiche, mettendo alla prova la nostra concezione di “dignità” e di senso della “convenienza”. Il testo, costruito in forma di frammenti, si snoda lungo questo sentiero emotivo con un’inevitabilità che avvince, fino ad arrivare ad un finale nient’affatto scontato.
George, giornalista e critico letterario, famoso e molto influente; Honour, sua moglie, già brava scrittrice; Claudia, giovane intervistatrice, molto determinata, con mire letterarie; Sophie, fragile figlia della coppia, studentessa universitaria. Una famiglia importante dell’establishment intellettuale, dove i ruoli della coppia sono ben definiti con soddisfazione (reale? apparente?) di entrambi i partners. Ma poi piomba, meteora inaspettata, questa giovane a intervistare Lui, l’intellettuale famoso. E l’ingranaggio, in apparenza perfettamente oliato del ménage familiare, comincia ad incepparsi. Ed è soprattutto Honour che subisce lo shock più duro, con quel sentirsi tirare fuori con violenza le parti appannate di se stessa: la scrittrice e la donna tout-court nella sua ritrovata autonomia. Ma non minore sarà la sorpresa di George nel trovarsi così fragile, né più facile sarà la ricerca di una faticosa vita propria da parte di Sophie.
Lo scontro tra forme di amore – quello confermato da una vita in comune e quello scoppiato sotto il segno della passione – è il punto dipartenza del testo; ma una scrittura che unisce l’uso del bisturi per sezionare comportamenti e rapporti alla leggerezza dei toni da commedia e una struttura che procede con un andamento simile alle riprese di un incontro di boxe, sono le armi che consentono alla Murray Smith, autrice australiana di culto, col suo stileessenziale e immediato, di raccontare superbamente questa storia.