La stagione si sta rivelando particolarmente intensa, con circa 816.000 nuovi casi registrati nell’ultima settimana con una pressione crescente sui pronto soccorso, medici di base e farmacie. Con l’arrivo degli ultimi giorni di dicembre, l’influenza stagionale ha raggiunto livelli di incidenza record, spinta dalla rapidità di diffusione della variante A(H3N2), ribattezzata “Variante K“. Questa variante si sta dimostrando particolarmente contagiosa e capace di “sfuggire” parzialmente alla protezione immunitaria dei vaccini stagionali a causa di mutazioni recenti.
Facciamo il punto della situazione con il dottor Di Legge, titolare della Farmacia Santa Caterina di Avezzano.
Dottor Di Legge qual è la fascia di età più colpita?
I più colpiti sono i bambini e gli anziani, con i primi che fungono spesso da “motore” del contagio all’interno delle famiglie.
Oltre al virus influenzale circolano altri virus?
Al virus influenzale si affiancano il virus respiratorio sinciziale (RSV), il Rhinovirus, l’Adenovirus e il Metapneumovirus e nuove varianti del Covid-19 (come la XFG), creando un quadro di infezioni respiratorie multiple.
Quanto dura e quali sono i sintomi?
I sintomi includono febbre alta a insorgenza brusca (spesso sopra i 38°C, accompagnata da una forte spossatezza), tosse intensa, naso che cola e congestione, mal di testa, dolori articolari e muscolari. In molti casi si registrano anche vomito e dissenteria, con rischio di disidratazione.
La durata media della malattia si attesta intorno a una settimana, salvo complicazioni che possono prolungare il decorso o richiedere ospedalizzazione.
Come curarsi?
Il primo consiglio è la pazienza: non bisogna ricorrere subito agli antibiotici. L’influenza è un virus e l’antibiotico non serve a nulla, se non a creare resistenze, a meno che non ci sia una sovrainfezione batterica accertata dal medico. Consiglio riposo assoluto, abbondante idratazione e l’uso di antipiretici come il paracetamolo o l’ibuprofene per gestire la febbre. Per chi ha sintomi respiratori, i lavaggi nasali. Ma, soprattutto, restare a casa finché si è sintomatici per evitare di alimentare la catena del contagio e guarire bene. Inoltre, non dobbiamo dimenticare le buone abitudini: lavare spesso le mani e indossare la mascherina.
In termini di prevenzione, è troppo tardi per vaccinarsi ora che siamo a fine dicembre?
Assolutamente no. Anche se il picco è in corso, la stagione influenzale 2025 si preannuncia lunga e potrebbe protrarsi fino a marzo. Il vaccino impiega circa due settimane per garantire la piena protezione, quindi è ancora un presidio fondamentale, specialmente per i soggetti fragili.
Scegliere la Farmacia Santa Caterina significa affidarsi a un servizio che unisce professionalità, affidabilità e comodità.
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