Avezzano. Contratto di solidarietà a zero ore per i lavoratori interinali di LFoundry. Dal primo gennaio, e per tutto il mese, i dipendenti con contratto a tempo indeterminato con le agenzie interinali, non metteranno piede nell’azienda di proprietà cinese più grande del territorio. La fabbrica, che produce memorie volatili e sensori d’immagine, dal primo gennaio 2025 ha attivato i contratti di solidarietà per affrontare la crisi produttiva. Oltre mille dei 1.300 dipendenti sono interessati dagli ammortizzatori sociali e più volte i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno protestato per la gestione. Alla vigilia di Natale è arrivata l’ennesima doccia gelata per i lavoratori dello stabilimento dove si producono memorie volatili e sensori d’immagine. A partire dal primo gennaio i circa 130 dipendenti interinali non dovranno presentarsi in azienda. Il contratto di solidarietà, che prevede un certo numero di ore lavorate al mese in base alla necessità dell’azienda per gennaio sarà a zero ore. Questo avrà delle ripercussioni non solo sul clima all’interno dell’azienda ma anche sui salari dei dipendenti interessati
“Era prevedibile, visti gli scarsi carichi produttivi che si prospettano per gennaio 2026 che, i lavoratori precari in LFoundry, sarebbero stati fermati”, ha affermato Antonello Tangredi, Fim – Cisl, “ci sarà pochissimo lavoro per le maestranze dirette che, probabilmente faranno a tappeto l’utilizzo del contratto di solidarietà, figuriamoci per le figure professionali flessibili.
Il 2026, sperando che basti, sarà un disastro per gestire le retribuzioni di tutti i lavoratori e, al momento l’unica cosa che mi viene da pensare, è affrontare la questione con l’assessorato regionale alle politiche del lavoro, per chiedere di trovare le risorse per integrare le buste paga. cosa che, nel passato è stata fatta da alcune Regioni”.
La notizia che interessa i lavoratori interinali arriva proprio a pochi giorni dalla convocazione delle organizzazioni sindacali da parte dell’azienda. I rappresentanti di Fiom – Cgil,Fim – Cisl e Uilm – Uil sono stati convocati dai vertici di LFoundry per il 12 gennaio. La riunione è un primo passo per riallacciare i rapporti sindacali interrotti negli ultimi mesi e dare seguito agli impegni presi nel tavolo ministeriale di metà dicembre alla presenza della sottosegretaria al ministero delle Imprese e del made in Italy, Fausta Bergamotto.
“Le proiezioni produttive di LFoundry, sono talmente basse che, il ricorso al contratto di solidarietà, così com’è stato sottoscritto l’anno scorso, probabilmente non basterà a mantenere gli stipendi, non com’erano 13 mesi fa ma, quelli attuali”, ha concluso il segretario territoriale di Fim – Cisl, “dispiace che debba essere il sindacato, a usare il termine tecnico crisi, ma la realtà è questa: non possiamo far finta che i nuovi prodotti LFoundry prospettati al Mimit, possano saturare la linea, soprattutto dopo l’uscita del cliente storico americano On – semiconductor”.








