Pescasseroli. Liberata l’orsetta Nina: tornata nella natura. Nei giorni scorsi è avvenuta la liberazione dell’orsetta trovata senza madre ad aprile nel Versante Molisano del Parco. A renderlo noto è il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
“Nei giorni scorsi, il personale del Servizio Scientifico e Veterinario del Parco, insieme al Servizio di Sorveglianza, ha curato un momento delicato e importante: il ritorno in Natura dell’orsa Nina.
Prima del rilascio, Nina era stata sottoposta a un’attenta visita sanitaria, come previsto dalle “Linee guida per il rilascio in natura di cuccioli di orso bruno marsicano”, a garanzia della sua salute e delle migliori possibilità di adattamento in ambiente naturale.
Già da alcune settimane si era provveduto a ridurre l’alimentazione dell’orsetta e Nina trascorreva sempre più tempo in tana, segnali evidenti di un metabolismo in rallentamento e dell’avvicinarsi dell’ibernazione. Per questo, anche alla luce di numerose variabili — spesso complesse e non sempre prevedibili, come le condizioni climatiche e le caratteristiche dei siti di rilascio — si è ritenuto che fosse il momento giusto per il suo ritorno in libertà.
I siti di rilascio sono stati individuati sulla base di criteri oggettivi e accurati: nel cuore del Parco, la presenza di potenziali aree di svernamento, una bassa densità umana, e non ultimo per importanza, la distanza dai centri abitati e dalle attività antropiche.
Secondo gli esperti, la scelta del momento e del luogo del rilascio dipendeva soprattutto dal peso e dal comportamento dell’orsetta. Da questo punto di vista, Nina ha raggiunto un traguardo importante: con i suoi 38 kg, le condizioni per affrontare l’inverno sono state ritenute adeguate.
L’operazione di rilascio si è svolta con la massima cura e riservatezza, per imprescindibili motivi di sicurezza. La stessa discrezione accompagnerà ora il monitoraggio di Nina, che è stata dotata di un radiocollare GSM.
Il Direttore del Parco, che ha seguito direttamente tutte le fasi dell’operazione, ha voluto ringraziare i tecnici per il lavoro svolto nella crescita e nella cura dell’orsetta, così come per l’intervento di rilascio, realizzato con successo anche grazie al supporto del Servizio di Sorveglianza.
«Ora inizia la parte più delicata — ha aggiunto — monitorarla a distanza e sperare con tutte le forze che Nina riesca a vivere libera, nel suo ambiente naturale e a contribuire alla sopravvivenza della sua specie».
Statisticamente non tutti i rilasci hanno esito positivo, come dimostrano le decine di casi in giro per l’Europa e il Nordamerica. Ma nella consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per sostenere Nina nel suo percorso di crescita, l’augurio è che la sua storia possa continuare, libera in Natura”.








