Avezzano. Il Vescovo Massaro in visita al carcere di Avezzano: Maria Madre della speranza tra i detenuti.
Ieri mattina il Vescovo dei Marsi, sua Eccellenza Giovanni Massaro, ha fatto visita alla Casa Circondariale di Avezzano, accompagnato dal cappellano don Francesco Tudini e da alcuni rappresentanti dell’Azione Cattolica Diocesana.
Accolto dalla direttrice, la dottoressa Maria Celeste D’Orazio, e dal comandante della Polizia Penitenziaria, Roberto Cerino, il Vescovo ha presieduto un intenso momento di preghiera durante il quale è stata benedetta e collocata nella cappellina del carcere una statuetta della Vergine Maria, donata dall’Azione Cattolica Diocesana. L’immagine mariana, prima di giungere in istituto, aveva sostato in diverse comunità parrocchiali della diocesi di Avezzano, diventando segno di una preghiera condivisa per i detenuti.
All’inizio della celebrazione, un detenuto ha rivolto un saluto al Vescovo, ricordando con gratitudine la sua prima visita al carcere in occasione dell’ingresso in diocesi, un gesto rimasto vivo nel cuore di tutti. Nell’omelia, pronunciata a pochi giorni dal Natale, il Vescovo Giovanni ha voluto anzitutto esprimere vicinanza e affetto ai detenuti, invitandoli a non sentirsi soli: con loro, ha ricordato, ci sono centinaia di persone che pregano e continuano a pregare. Maria, entrata oggi nella Casa Circondariale come Madre della speranza, non viene per giudicare ma per abitare, non per chiudere il passato ma per aprire il futuro.
Richiamandosi al Vangelo della Visitazione e al Magnificat, il Vescovo ha sottolineato come la storia della salvezza passi attraverso il “sì” umile e fiducioso di Maria, donna reale che conosce la fatica e l’attesa. Il suo canto proclama un Dio che guarda agli umili, non identifica mai una persona con i suoi errori e apre sempre alla possibilità di ricominciare. Un messaggio che risuona con particolare forza tra le mura del carcere, luogo di fragilità ma anche di speranza possibile.
Nel riferimento al recente Giubileo dei detenuti, il Vescovo ha ricordato le parole di Papa Leone XIV sulla speranza che non delude, sulla dignità di ogni persona e su una giustizia che si apre alla riconciliazione. La statuetta della Madonna, ha concluso, non è solo un oggetto, ma un segno di una presenza che accompagna e ricorda che nessuna storia è definitivamente perduta.
La visita si è conclusa con un gesto semplice e carico di significato: la consegna, da parte del Vescovo Giovanni, di un piccolo panettone e di un biglietto augurale personale a ciascun detenuto. Un dono accolto con grande gioia e commozione, accompagnato dai ringraziamenti sinceri dei detenuti per una visita che, ancora una volta, ha testimoniato vicinanza, ascolto e speranza.








