Avezzano. La Conviviale degli Auguri, proverbiale appuntamento annuale per l’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Avezzano e della Marsica si è tenuta questa volta ad Aielli, al ristorante “Il Casale”, Direttore di Sala Lino Nucci, dove, tra piatti stagionali e della tradizione, il 17 dicembre si è ancora una volta palesato il legame solido che l’organismo fondato da Orio Vergani nel 1953 ha con la cultura.
Tra i molti Accademici e graditi ospiti, coordinati dal delegato di zona, il Conte Franco Santellocco Gargano, hanno portato i loro saluti il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, Anna Mastroddi, presidente del consiglio comunale di Tagliacozzo e il presidente del Rotary Club Avezzano, Gino Belisari. Molti i momenti speciali della serata, tra i quali la preghiera pre prandiale di Frate Emiliano Antenucci, conosciuto in tutta Italia per la sua “buona novella mediatica” e, con spunti antropologici, l’evidenziazione certosina e leggiadra del menu da parte di un tecnico sopraffino come Stefano Maggi, in veste di Simposiarca, di cibi, piatti e accostamenti. E se la Cucina fa da fulcro, fil rouge eterno che tacita e scalda cuori e intenti, la cultura non può che veicolare l’importanza di un messaggio legato alla territorialità.
Il bell’evento si è tenuto in un momento importante per la Cucina italiana, che è assurta da pochi giorni, ufficialmente, a Patrimonio culturale immateriale UNESCO, prima cucina al mondo ad ottenere questo titolo ambitissimo, che non poteva che fondersi ad un ossequio ai nostri luoghi, culla di storia e ideali. Il Sipario Culturale, intitolato “Cibo e paesaggio del Fucino: storia, memoria, dimenticanza” ha ripercorso i cambiamenti basilari che hanno mutato vita pratica, concezioni, pensieri e, inevitabilmente, le abitudini a tavola degli abitanti dei centri ripuari.
Un iter affascinante a cura di Antonio Maria Socciarelli, editore della casa editrice Kirke, ricercatore in ambito storico e antropologico, già stagista dell’ Archivio Segreto Vaticano, oggi archivista dell’archivio storico diocesano dei Marsi di Avezzano; varie le sue pubblicazioni e, la più recente, in seno all’Archivio Storico delle Province Napoletane è un saggio che porta alla luce un episodio corsaro che ebbe luogo nel Tirreno nel 1578. Il Fucino e i suoi trascorsi come sempre protagonista, in un viaggio nel tempo tra terremoti, cambiamenti, rivoluzioni, vivande e vini, quelli della Cantina del Fucino, rappresentata dal presidente Lorenzo Savina. Soddisfatto il Delegato Conte Franco Santellocco Gargano della perfetta riuscita dell’incontro conviviale, nell’ambito del quale ha proceduto alla premiazione dei protagonisti della serata. A sorpresa un premio è andato allo stesso Delegato: una preziosa penna con pergamena motivante, letta dalla giovanissima Costanza Anzini (futura accademica); in evidenza sul “documento” i suoi 10 anni di conduzione ed animazione della Delegazione. Tutti gli accademici e, soprattutto, il Delegato, sotto l’egida della buona cucina, dei saperi e delle consuetudini che ad essa appartengono e che la codificano, porgono a tutti i migliori Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
(L’articolo sopra è a firma di Orietta Spera, giornalista e accademica dell’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Avezzano e della Marsica).








