Avezzano. Confagricoltura L’Aquila esprime piena soddisfazione per l’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio che, nell’ambito del ricorso n. 14692/2025 promosso da Confagricoltura Lombardia, ha sospeso in parte l’efficacia della circolare AGEA n. 73919 del 25 settembre 2025 in materia di fascicolo aziendale.
Nel merito, il TAR Lazio ha accolto l’istanza cautelare sospendendo la disposizione che limitava a due ettari l’esonero dal titolo di conduzione per i terreni inferiori a 5.000 metri quadrati situati nei Comuni montani, una previsione che stava producendo effetti fortemente penalizzanti per numerose aziende agricole.
Si tratta di una battaglia condivisa all’interno del sistema confederale, sostenuta sin dall’inizio anche da Confagricoltura L’Aquila, consapevole delle pesanti ricadute che l’applicazione della circolare avrebbe avuto sul tessuto agricolo regionale.
I dati evidenziano con chiarezza la portata del problema: in Abruzzo sono 602 le aziende agricole che rientrano nella fattispecie di conduzione ai sensi della legge 11 agosto 2014 n. 116 per particelle inferiori a 5.000 metri quadrati ricadenti in Comuni montani. Di queste, oltre 400 aziende superano complessivamente i due ettari di superficie e sarebbero state quindi direttamente colpite dalla limitazione introdotta dalla circolare AGEA, con effetti rilevanti sulla gestione del fascicolo aziendale e sull’accesso alle misure di sostegno.
Non a caso, l’Abruzzo risultava la seconda regione a livello nazionale per impatto potenziale e la prima per numero di aziende coinvolte, a causa di una conformazione territoriale caratterizzata da aree montane e interne e da una diffusa frammentazione fondiaria, del tutto analoga a quella di altre grandi regioni agricole come la Lombardia.
“La decisione del TAR Lazio va nella direzione che Confagricoltura ha sempre indicato: certezza delle regole e semplificazione reale”, dichiara il direttore di Confagricoltura L’Aquila, Stefano Fabrizi.
“Come Confagricoltura L’Aquila abbiamo da subito condiviso e sostenuto questo ricorso perché la circolare AGEA n. 73919/2025 stava generando difficoltà operative gravi e immediate nella gestione e nell’aggiornamento del fascicolo aziendale, soprattutto per le aziende montane e per quelle con superfici frammentate”, prosegue Stefano Fabrizi.
“Il risultato ottenuto conferma il valore del lavoro unitario del sistema confederale e rafforza il ruolo di Confagricoltura come interlocutore credibile nella tutela concreta delle imprese agricole”, conclude Stefano Fabrizi.
Confagricoltura L’Aquila ribadisce infine la propria disponibilità a proseguire il confronto con le istituzioni competenti affinché l’applicazione delle disposizioni sul fascicolo aziendale sia chiara, uniforme e coerente con la normativa, evitando interpretazioni penalizzanti e inutili appesantimenti burocratici per le aziende agricole.








