Oricola. Da ieri mattina una quarantina di lavoratori del reparto «Logistica» della Coca Cola stanno presidiando l’ingresso della fabbrica impedendo ai camion di uscire dallo stabilimento. Nel corso della protesta un operaio ha avuto un malore ed è stato trasportato in ospedale in ambulanza dopo l’intervento di un funzionario dell’azienda, il quale avrebbe avuto un pesante alterco con i dipendenti che stavano protestando. «Una nuova dimostrazione di arroganza dell’azienda – afferma
il segretario regionale della Fai Cisl, Franco Pescara – che dopo aver deciso unilateralmente un piano strategico scellerato, che prevede solo licenziamenti, ora passa anche alle minacce contro gli operai». Nella Coca Cola di Oricola è in atto una protesta contro la decisione dell’azienda di procedere al licenziamento di oltre 300 dipendenti in tutta Italia di cui oltre 30 nello stabilimento abruzzese. I problemi si sono verificati quando il presidio non ha consentito l’uscita ai tir entrati nella notte nell’area interna dello stabilimento, il diverbio si è acceso tra le maestranze ed un dirigente di stabilimento. Ma si è trattato di un episodio controllato, scaturito sicuramente da un giustificato nervosismo per il futuro dei posti di lavoro e per la terza giornata consecutiva di protesta. “Siamo preoccupati – afferma Gianni Paone RSU UIL A –anche e soprattutto per il futuro di questo stabilimento , anche se i 40 lavoratori potranno essere assorbiti da una cooperativa interna. “ I lavoratori dunque non riescono a percepire certezze e temono che tutto cio’ possa essere sintomo di una escalation preoccupante. In tutta questa vicenda, che vede interessate numerose famiglie di Oricola e di Carsoli, e dell’intero comprensorio zonale, quello che lamentano i lavoratori è la grande assenza delle istituzioni.