Avezzano. Crisi LFoundry, Di Girolamo (M5S): rassicurazioni fumose e ancora troppa incertezza. Si rischia di mettere in ginocchio un territorio.
“Ieri ho preso parte all’ennesimo incontro sulla crisi LFoundry al Ministero delle imprese e del made in Italy. Dico ennesimo per il semplice motivo che non ho percepito da parte della proprietà alcuna seria garanzia sul futuro dei lavorati della fabbrica. La sensazione, sinceramente poco confortante, è che si preferisca aspettare ulteriori sviluppi prima di dire una parola chiara e definitiva sulla vicenda”. Lo ha dichiarato la senatrice Gabriella Di Girolamo.
“Sul tavolo c’erano i piani di investimento e la strategia a medio-lungo termine della società proprietaria della fabbrica.
Si è parlato di futura formazione degli ingegneri ma non di investimenti strutturali sui macchinari, si è parlato di buone intenzioni ma non di atti concreti. In estrema sintesi, e lo dico con amarezza, l’unico dato certo è che l’azienda – e quindi i lavoratori – affronteranno altri due anni di incertezza.
Se da un lato fa infatti ben sperare l’impegno del CEO di Sparc Nabeel Gareeb a non voler intaccare i livelli occupazionali, dalla riunione non è emersa alcuna indicazione seria su come tutto questo sarà possibile, posto che lo stesso Gareeb ha ribadito che fino al 2027 non intravede margini di miglioramento dell’attuale situazione e che dal 2018 ad oggi ben 300 dipendenti hanno addirittura preferito licenziarsi, con evidenti e pesanti ricadute sul know-how della fabbrica stessa.
Una fase di transizione in attesa della riconversione completa della fabbrica, un piano con il quale in buona sostanza si chiede ai lavoratori di continuare a stringere i denti almeno fino al 2027.
È qualcosa, certo, ma è sinceramente poco.
È probabilmente vero, come ho sentito dire nel corso dell’incontro, che un lavoratore più tranquillo e sereno è, di conseguenza, anche maggiormente produttivo. Il punto è che a questi 1.330 lavoratori la serenità è stata levata da tempo, nonostante il loro costante impegno.
La nota positiva è la forte attenzione delle forze sindacali e il fatto che il tavolo di crisi continuerà ad essere operativo.
È difficile essere ottimisti con questi presupposti ma è d’obbligo continuare a fare tutto il possibile per tutelare i livelli occupazionali della fabbrica e per restituire ai lavoratori la certezza di un futuro senza troppe incognite.
In generale amareggia quanto sta accadendo a un intero territorio, chiamato a confrontarsi con scelte politiche e aziendali e congiunture economiche di certo non facili. Penso anche a quanto sta accadendo alla Marelli di Sulmona e alla Sodecia di Raiano.
La Marsica non può permettersi di rinunciare alle fabbriche e ai siti produttivi che da tempo ne garantiscono la stabilità socio-economica e che, anche grazie agli indotti generati, dovrebbero essere volano di benessere per tutto il territorio.
Il cammino è in salita. Il Movimento 5 Stelle sarà come sempre al fianco dei lavoratori, delle loro famiglie e di quanti faranno il possibile per garantire la tutela dei livelli occupazionali di queste aziende. Si faccia presto, non si può perdere altro tempo o affidarsi al caso”.








