Celano. Domenica 14 dicembre 2025, presso la Sala Conferenze Auditorium Enrico Fermi di Celano, si terrà un appuntamento di grande rilevanza civile e culturale dedicato alla crisi umanitaria in corso a Gaza e alle implicazioni politiche, storiche e morali che essa solleva nel dibattito pubblico internazionale. L’evento, dal titolo “Gaza non smette di parlare. Dalla discussa definizione di genocidio alla necessità di canali umanitari sicuri”, è promosso dall’A.N.P.I. nell’ambito delle iniziative per l’80º anniversario della Resistenza.
Un confronto tra storia, diritti e impegno civile
All’incontro interverranno studiosi, esponenti di associazioni e rappresentanti del mondo del volontariato:
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Paolo Fonzi, storico e autore del volume “Genocidio: una storia politica e culturale”, offrirà un inquadramento storico e concettuale del termine “genocidio”, illustrando come il suo uso sia mutato nel tempo e come venga oggi impiegato nel dibattito sui conflitti contemporanei.
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Emanuela Ponari, della cooperativa di comunità La Maesa, porterà un contributo centrato sulle dinamiche sociali, sulle reti di solidarietà e sul ruolo delle comunità locali nell’affrontare le crisi umanitarie.
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Vittoriano Baruffa, dell’associazione Ricordiamo Tutto e attivo nell’ANPI dell’Aquila, offrirà una riflessione sul dovere della memoria e sulla necessità di mantenere alta l’attenzione pubblica quando i diritti fondamentali vengono violati.
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Vittorio Longo arricchirà il dibattito con un ulteriore contributo di analisi e testimonianza.
A moderare l’incontro sarà Vittoriano Capaldi, che guiderà la discussione sul delicato intreccio tra linguaggio, responsabilità politica e urgenze umanitarie.
L’urgenza della protezione dei civili
La locandina dell’evento, che mostra una donna che stringe tra le braccia un bambino in un paesaggio devastato dalla guerra, sottolinea visivamente l’obiettivo della giornata: riportare al centro della discussione il destino delle persone comuni, spesso le prime vittime dei conflitti e le ultime ad avere voce.
L’incontro mira a evidenziare come la definizione giuridica e politica di genocidio abbia ripercussioni concrete: dal riconoscimento internazionale delle responsabilità alla possibilità di attivare corridoi umanitari e misure di protezione per la popolazione civile.
La mostra “Life support: la nave di Emergency”
Al termine del dibattito, in piazza IV Novembre, verrà inaugurata la mostra “Life support: la nave di Emergency”, un percorso espositivo dedicato al lavoro di soccorso e assistenza svolto in mare dall’organizzazione umanitaria. La mostra racconterà storie, volti e missioni della nave, divenuta simbolo dell’impegno in difesa della vita e dei diritti umani.
Un appuntamento di impegno civile
L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno dell’A.N.P.I. nel promuovere una cultura della pace, della solidarietà e della responsabilità collettiva. In un momento storico segnato da conflitti e crisi umanitarie, l’incontro rappresenta un’occasione per interrogarsi sul ruolo della memoria e dei valori democratici nel leggere l’attualità e nel costruire possibili percorsi di pace.








